Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Treviso–Belluno–Verona–Vicenza–Padova–Rovigo
Un centinaio di ordigni da controllare e rimuovere, di cui molti ancora carichi e qualcuno forse contenenti gas letali, quindici famiglie da evacuare per un giorno e la possibilità che la bonifica possa durare per altre quarantotto ore. È tutto pronto per il bomba day a Corbolone, quando saranno rimossi gli ordigni ritrovati nell’abitazione di via Riviera Trentin, dove lo scorso 27 agosto mentre cercavano di disinnescare un proiettile di artiglieria della Prima Guerra Mondiale, sono morti Mauro Palamin, di 60 anni e, diversi giorni dopo, l’amico Domingo Cusin, 49 anni. Infatti il proiettile è esploso dilaniando i due uomini. La bonifica è prevista per lunedì prossimo 10 ottobre. Ma non è escluso che le operazioni di cui si occupano gli artificieri dell’”8° Reggimento Genio Guastatori” della Brigata Paracadutisti Folgore di Legnago, (Comando Forze Operative Nord di Padova), potrebbero durare anche nei due giorni successivi. Infatti molto dipenderà da quanti ordigni, tra quelli da rimuovere, hanno ancora la carica esplosiva. Le varie ordinanze sono pronte. Il Comune ha già informato le quindici famiglie che risiedono nel raggio di cento metri dalla casa delle bombe, della loro evacuazione dalle 8 del mattino alle 18 del pomeriggio di lunedì. Saranno ospitate in queste ore in strutture trovate dal Comune o da parenti e amici. Di questo aspetto se ne sta occupando la Protezione civile con la supervisione del sindaco Matteo Cappelletto che in questi mesi, seguiti all’incidente, ha partecipato a numerosi sopralluoghi assieme a militari e tecnici per approntare il piano di sicurezza da applicare durante la bonifica. Naturalmente durante le operazioni sarà interdetta anche la circolazione stradale in diverse vie dell’area interessata. Inizialmente, dopo i primi sopralluoghi, si era ipotizzata l’evacuazione di un’area con raggio di 400 metri. Questo avrebbe comportato lo spostamento di più persone e di chiudere addirittura l’autostrada A4 che si trova a 380 metri dall’abitazione. Alla fine gli artificieri nella loro relazione finale presentata in Prefettura hanno individuato in un’area meno vasta, la zona rossa da sgomberare e in cui vietare l’accesso. Nel caso ci fosse la necessità di prolungare le operazioni di bonifica il 12 e il 13 ottobre, sarà imposto solo il divieto di transito ai veicoli nell’area individuata. I militari una volta recuperati gli ordigni li porteranno in un poligono per farli brillare in sicurezza. Durante l’intervento degli artificieri la sicurezza sarà garantita dai sanitari del Suem, dai volontari della Croce Rossa, dai vigili del fuoco e naturalmente dai carabinieri. La tragedia si consuma nel pomeriggio del 27 agosto scorso quando Giuseppe Palamin che abita in centro a San Stino, si reca dall’amico Domingo Cusin. Entrambi sono appassionati recuperanti. Raccolgono ordigni della Prima Guerra Mondiale e dopo averli svuotati dalla carica esplosiva li rivendono a collezionisti. Quel pomeriggio i due si mettono a disinnescare un proiettile di artiglieria. Qualcosa va storto e l’ordigno esplode uccidendo sul colpo Palamin. Cusin agonizzante e in condizioni disperati viene trasportato all’ospedale di Mestre. Non ci sono possibilità che possa vivere a lungo e muore l’8 settembre.
Fonte: https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2022/10/06/news/cento_bombe_da_controllare_e_rimuovere_a_san_stino_tutto_pronto_per_il_10_ottobre-10591960/
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