Esercito Italiano–Marina Militare
Frosinone–Viterbo–Rieti–Latina
Roma–Castel Gandolfo–Lago Albano
Ne sono affiorate altre, dopo le centinaia già tolte negli anni scorsi dagli artificieri del Genio Pionieri dell’Esercito e dagli incursori della Marina di Genova e di Napoli tramite le immersioni. Inoltre un lettore del mamilio.it ieri pomeriggio ci ha inviato un video dove ritrae uno dei tanti cinghiali che popolano la zona boschiva e piena di vegetazione sulle spiagge del lago che passeggiava tranquillamente in mezzo alla gente sulle tipiche spiaggette lacustri. In tanti, visto che muoveva anche la coda e passeggiava tranquillamente a distanza, lo hanno scambiato per un cane. Si ripresenta così il problema dei cinghiali ma ora anche di altre bombe affiorate a pelo d’acqua , residui del conflitto bellico della Seconda Guerra mondiale. Quando ci furono le sanguinose battaglie tra forze alleate e l’esercito nazifascista in fuga verso Roma nel 1944. Nel lago sono conservate da molti anni, rimaste ancora intatte, bombe di aereo, bombe a mano, mine antiuomo e molti altri ordigni bellici. L’area del Porticciolo è via dei Pescatori fu interessata come detto già nel 2013 da una bonifica che durò alcune settimane, ma con il ritirarsi continuo delle acque di recente sono affiorate altre bombe a mano e proiettili di mortaio visibili a vista d’occhio che attendono ora di essere rimossi. In acqua chiaramente devono intervenire i subacquei e gli incursori artificieri della Marina Militare di stanza a Genova e a Napoli. Operatori militari specializzati che sono già venuti diverse volte al lago “Albano” di Castel Gandolfo per la bonifica di questi ordigni bellici. Il comune e il Parco Regionale , come segnalano molti frequentatori e commercianti della zona, preoccupati per la situazione, hanno messo questi cartelli di pericolo, posti nella zona dove particolarmente affiorano questi ordigni dalle acque in ritirata perenne per evitare che qualcuno si faccia male o oltrepassi il luogo molto pericoloso.
Foto-Fonte: https://www.ilmamilio.it/c/news/61621-castel-gandolfo-gitanti-preoccupati-per-presenza-bombe-in-acqua-e-cinghiali-sulle-spiagge.html
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo