Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

News

Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Cassino – Ritrovamento bellico, Vizzaccaro: “La guerra ancora provoca danni”

Categories: Editoriali

CASSINO. Il Presidente della sezione provinciale di Frosinone dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha voluto attirare l’attenzione sull’ultimo, in ordine cronologico, rinvenimento di un ordigno bellico della seconda guerra mondiale avvenuto a Cassino. «Dopo 73 anni dalla fine della guerra, la città di Cassino e il territorio circostante, sono ancora teatro di ritrovamenti di residuati bellici. Il rinvenimento di un mortaio in via San Leonardo Filieri è l’ennesimo di una lunga serie. La cosa preoccupante è che gli ordigni vengono ritrovati a bordo strada, in luoghi facilmente accessibili da tutti. E purtroppo, anche se sono trascorsi molti anni, la loro pericolosità è sempre alta. La nostra associazione si è fatta promotrice di tante campagne per contrastare la fabbricazione di armi e di mine antiuomo in particolare e per dire basta alla cultura della guerra. I danni che un conflitto produce non sono mai quantificabili. Le conseguenze restano, restano nel dolore delle vittime, dei sopravvissuti e nelle mutilazioni delle vittime civili. Il nostro appello è di trasformare la nostra sofferenza in testimonianza e contrastare da subito la cultura della guerra e della violenza».

Foto-Fonte: https://www.cassinoinforma.it/notizie/cassino-ritrovamento-bellico-vizzaccaro-la-guerra-ancora-provoca-danni/

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia.

CondividiShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn