Il tutto si svolge in un mattonificio di Câmpulung, in Romania, ma il tutto sarebbe potuto accadere in molti Paesi del mondo. La fornace è al lavoro, i ritmi sempre gli stessi. Produzione, collaudo, immagazzinamento. Tutto procede a meraviglia. Ad un certo punto della giornata lavorativa un lavorante alla guida di un mezzo meccanico munito di benna, consegna agli addetti ai forni l’ennesimo carico d’argilla. Detto, fatto: gli operai ricevono il tutto, sono già pronti, l’argilla per blocchi è inviata nel forno. Ad un certo punto un lavorante nota tra l’argilla in attesa d’essere lavorata (infornata), un lungo pezzo di ferro. Tenta di spostarlo, ma non è possibile. A quel punto allerta il suo capo reparto. Il funzionario aziendale giunge nel capannone. In pochi attimi si rende conto d’essere al cospetto di un residuato bellico. I lavori in attesa degli artificieri si bloccano e come in tutte le storie a lieto fine, tutto finisce bene. Ma immaginate se l’argilla avesse coperto del tutto la granata, se nessun lavorante avesse visto nulla. Ipotizzate se quel pezzo d’argilla con bomba inclusa fosse terminata nel forno. Sarebbe stata un’esplosione che avrebbe proiettato fuoco e materiale incandescente in tutta la fabbrica e forse oggi avremmo letto una notizia drammatica ed agghiacciante. Fonte: http://www.romaniatv.net/pericol-de-explozie-un-barbat-a-descoperit-o-bomba-din-timpul-celui-de-al-doilea-razboi-mondial_171611.html
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