Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Bruay-la-Buissière, metal detector, la polemica continua

Categories: RESIDUATI BELLICI IN FRANCIA E BELGIO

10/01/2018 Francia, Alta Francia, (Hauts-de-France), Passo di Calais  

“If you ever come across anything suspicious like this item, please do not pick it up, contact your local law enforcement agency for assistance”

Prosegue la diatriba tra i Comuni che si oppongono ai metaldetectoristi e chi pratica l’hobby della ricerca storica mediante strumenti rilevatori. La Voix Du Nord ascolta il punto di vista di un ricercatore, si tratta di un 15-enne, Rémi Roussel, residente a Bruay-la-Buissière e studente del secondo anno del Liceo  Carnot. Il giovane spiega motivazioni e ragioni del suo affascinante passatempo, della sua delicatezza, nei confronti dell’argomento e siamo sicuri della sua sincerità, tuttavia utilizzare uno strumento rilevatore è pratica che si conclude con un’azione altamente pericolosa: “lo sterro” e scavare a causa di una risposta strumentale comporta produrre pericolo se stessi, per terze persone. Se poi a farlo è un 15-enne è certo che in caso di errori nei confronti delle normative che in Francia regolano l’argomento a pagare civilmente o penalmente saranno i genitori, magari gli stessi che hanno comprato e regalato lo strumento al giovane.

Foto-Fonte: lavoixdunord.fr

Loin de garder jalousement ses découvertes, Rémi les fait partager au plus grand nombre. Par exemple en faisant don de boutons de soldats au club histoire du collège Jacques-Prévert. Ces artefacts du premier conflit mondial, méticuleusement nettoyés par les adhérents du club, seront bientôt exposés dans le cadre des commémorations du centenaire de la Grande Guerre.

Par sécurité, la police conseille à la population de ne pas toucher ou déplacer ce genre de munitions.

La gendarmerie rappelle la conduite à tenir quand on découvre un tel objet, qui reste potentiellement dangereux, même plus de 70 ans après les bombardements de 1944 : « Appelez le 17 et n’y touchez pas. »

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