Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Brema e dintorni, nel 2014 rinvenute e distrutte 28 bombe d’aereo. Stesso 2014 nello Stato di Berlino eliminati 54 tonnellate di ordigni bellici

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BORKUM / HANNOVER: NVZ-online raccoglie il resoconto della
bonifica bellica portata a termine in Bassa Sassonia nel 2014 e non manca di
ripetere quanto il Mare del Nord sia una vera discarica bellica e chimica
inesplosa. Gran parte del lavoro è preceduto da una attenta analisi delle
150.000 foto aeree scattate durante e dopo le numerose incursioni aeree subite
dalle grandi e piccole città dello Stato tedesco, tuttavia gli esperti di
Hannover e Brema non possono (come potrebbero), fare una stima di quanto
materiale inesploso possa celare un territorio massicciamente attaccato dai
cieli durante la seconda guerra mondiale. Brema per esempio, aggiunge il
cronista dell’NVZ è nella triste graduatoria delle città martiri la 7 ° città
più colpita nell’ultima guerra mondiale: 100.000 bombe ad alto esplosivo e un
milione di ordigni incendiari. E visto che una considerevole percentuale di
tali ordigni per svariate ragioni, a quei tempi non sono esplosi, si potrebbe
ipotizzare che il territorio della sola Brema possa nascondere più di 13.000
ordigni inesplosi.  Ma non solo Brema,
altre città come Emden e Wilhelmshaven, Osnabrück, Hannover, Braunschweig,
Peine, Salzgitter e Wolfsburg e tante, ma tante altre. Nel 2014, in Bassa
Sassonia, mediante lavori di bonifica bellica sono state rinvenute 42 bombe
d’aereo d’ogni tipo e peso, a Brema 28 e tutte ad alto potenziale. Sempre l’NVZ
evidenzia l’emergenza subita dai cittadini di Seelze, nel settembre 2014
allorquando i tecnici rinvengono e disinnescano una bomba da 1340
chilogrammi.  Non è un lavoro complicato
eliminare ordigni bellici, ma neppure semplice, infatti nel 2010 un grave
incidente avvenuto a Göttingen uccide tre addetti ai lavori. Ma il pericolo
residuati bellici in realtà si proietta su inconsapevoli cittadini, infatti
l’NVZ, cita (un esempio per tutti ) il mortale incidente avvenuto a Hoyerhagen,
quando un residente inserisce nel forno un tronchetto di legna contente al suo
interno una granata sparata ai tempi della guerra mondiale. Ancora peggio a
Berlino città e territorio, infatti nel 2014 sono state rinvenute, nel mezzo di
operazioni di bonifica bellica 54 tonnellate di residuati inesplosi. Dal
secondo dopo guerra sono stati individuati 1,8 milioni di ordigni ancora
efficienti. Difatti in città non è possibile procedere a scavi non preceduti da
bonifiche belliche suggerite e supportate (sempre a tutela di lavoratori e
cittadini) dal Senato stesso. 
Bombardamenti, tattici, battaglie campali, avanzate, ritirate, non
esiste un luogo dove poter affermare con indiscussa certezza: qui non ci sono
residuati bellici. Foto aeree, metal detector, ogni giorno i tecnici berlinesi
prestano alla comunità la propria opera. Stesso discorso in Sassonia bombe
d’aereo e munizione interrate. Nel 2014 sono state disinnescate e distrutte
dodici bombe d’aereo nella sola località di Dippoldiswalder brughiera poco
distante da Dresda e distrutte nell’intera Sassonia  complessivamente 4,9 tonnellate di residuati
bellici inesplosi. Nel contempo il Distretto smaltimento ordigni bellici di
Brandeburgo saluta dopo 42 anni di servizio un suo autorevole collaboratore, Horst
Reinhardt, 63 anni si ritira in pensione. Tuttavia, le sue parole, i suoi
insegnamenti  continueranno ad aleggiare
tra i giovani colleghi in servizio:<mai adagiarsi tra le braccia della
routine, mai distrarsi dai bib, bib, ogni errore piò essere l’ultimo>. Anche il servizio eliminazione ordigni competente nel territori
della Sassonia-Anhalt quest’anno è stato maggiormente impegnato rispetto agli
anni precedenti. Lo afferma il direttore dei nuclei Eod, il dott.  Torsten Kresse, tuttavia il funzionario
denuncia una ridotto ed insufficiente numero di tecnici in servizio:    <Siamo al limite, ma dobbiamo
farlo>.  I nuclei dello Stato nel 2013
hanno rinvenuto e distrutto 51 bombe d’aereo, nel 2014 il numero di tali
residuati bellici rinvenuti è di gran lunga aumentato, ma le risorse umane
no. 

(archivio)

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