di Davide Cagnola
Due ordigni della Seconda guerra mondiale sono esplosi ieri mattina in un luogo sicuro vicino alle rive del Lambro, in località Ca’ dell’Acqua a Borgo. Li avevano trovati alcuni giorni prima gli operai al lavoro nel cantiere Greenway di Milano: due cilindri lunghi circa 50 centimetri allo zolfo rosso, lanciati in tempo di guerra probabilmente dagli aerei della Raf (la Royal air force, ovvero l’aeronautica militare del Regno Unito), e rimasti inesplosi. Prelevati dagli artificieri del decimo reggimento Genio Guastatori di Cremona, sono stati prima disinnescati e poi, ieri mattina, portati con un blindato Lince, all’interno di una cassa di legno riempita con sabbia bagnata, nella cava di Borgo San Giovanni per farli brillare. Erano presenti alle operazioni i carabinieri della stazione di Sant’Angelo Lodigiano, il personale della questura, i militari del Genio, una squadra dei vigili del fuoco di Lodi e i sanitari della Croce rossa in forza all’esercito. Si tratta quindi di ordigni di tipo incendiario, riempiti di zolfo rosso e utilizzati durante la Seconda guerra mondiale non per distruggere l’obiettivo con un’esplosione ma per creare distruzione, con un incendio. Arrivati al suolo, però, a Milano, non si sono innescati e così per oltre settant’anni sono rimasti sepolti sottoterra, fino a quando gli scavi di un cantiere edile non li hanno fatti tornare alla luce. Il luogo prescelto per la detonazione è la cava denominata C2 vicina al Lambro, in territorio di Borgo San Giovanni. Ieri mattina quindi, con le ruspe e gli escavatori, è stato creato un cratere del diametro di circa quindici metri e profondo almeno tre. Al centro sono stati posizionati i due ordigni. I vigili del fuoco hanno verificato, con un giro di ricognizione, che tutto intorno non ci fossero focolai. Dopo di che ci sono state le due esplosioni, provocate dagli artificieri del Genio di Cremona con l’esplosivo in dotazione all’esercito. I presenti sono dovuti restare a distanza di sicurezza, a diversi metri dal cratere, tutti in un’unica posizione. Le operazioni di detonazione, dall’arrivo degli artificieri all’esplosione, sono durate complessivamente circa tre ore, dalle 10 della mattina fino a poco dopo le 13. Fonte: http://www.ilcittadino.it/p/notizie/cronaca_centro_lodigiano/2016/01/29/ABblb3bI-borgo_vecchie_blindata_brillare.html
Foto: ilcittadino.it