Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

News

Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Bomba a mano trovata alla Serra

Categories: Bonifica perché

di Doris Fresco 
Mattinata impegnativa e movimentata lunedì per il piccolo gruppo di operai e artigiani che si stanno occupando, in questi giorni, della ristrutturazione di una villetta vista mare in località La Serra, frazione del comune di Lerici: durante le operazioni di scavo per l’abbattimento di un muro, è stato ritrovato un ordigno bellico inesploso. 
“In un primo momento, sovrappensiero e concentrato sul lavoro, ho pensato si trattasse addirittura di una tartaruga” spiega Luigi, l’operaio responsabile della scoperta che racconta: “Solo guardandolo attentamente ho capito che non poteva trattarsi di un animale, così ho pensato fosse una pigna, ma quando l’ho preso in mano ho realizzato che era una vera bomba a mano. Ovviamente mi sono spaventato, però ho pensato fosse meglio toglierla dal muro, perché se malauguratamente fosse esplosa avrebbe causato un danno enorme. Così ho deciso di spostarla in mezzo al prato: se dovesse esplodere adesso, i danni sarebbero limitati.” Subito avvertiti i carabinieri, che confermando la pericolosità dell’ordigno, hanno sollecitato l’intervento di una squadra di artificieri, che arriverà in settimana da Torino per rimuovere la bomba. Nel frattempo i lavori procedono come sempre nella graziosa villetta gialla. “Basterà mantenere le distanze, per questo l’abbiamo coperta con un secchio, così tutti sanno che in quel punto è meglio non passare, per il resto continueremo il nostro lavoro” spiega il capo cantiere. Anche se per questi operai la scoperta ha reso la giornata diversa e movimentata, i carabinieri giunti sul luogo raccontano come non sia tanto raro ricevere chiamate di questo tipo: “soprattutto questa zona è ricca di ordigni inesplosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, per questo la frequenza di richieste di intervento per il ritrovamento di residui bellici è di circa uno al mese.” La zona collinare lericina è stata teatro di dure battaglie combattute soprattutto durante la Resistenza, con i nascondigli che può offrire il bosco nella zona Redarca e Rocchetta, da anni infatti si parla di “sentieri della Resistenza” e ogni tanto è possibile addirittura partecipare a visite ed escursioni guidate. I residui bellici inesplosi o abbandonati ben nascosti nei muri delle vecchie case ne sono l’ennesima testimonianza. Ovviamente in tutti i ritrovamenti di questo tipo è necessario prestare la massima attenzione e avvertire le forze dell’ordine. Quest’anno, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, che è l’ente morale che rappresenta e tutela le vittime civili di Guerra italiane e dei loro congiunti, ha deciso di affiancare l’ONU in occasione della Giornata Mondiale per la Promozione e l’Assistenza all’Azione contro le Mine e gli ordigni bellici inesplosi che si è celebrata, come ogni anno, il 4 Aprile, dando il via ad una importante campagna di sensibilizzazione, proprio perché molto spesso si tende a sottovalutare la pericolosità di queste scoperte. Stando ai dati forniti dal Ministero della Difesa ogni anno, in Italia vengono rinvenuti oltre 60.000 ordigni, principalmente della Seconda Guerra Mondiale, che nel 2013 hanno causato 11 ferimenti gravi.
Fonte:
http://www.gazzettadellaspezia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=22230:lerici-granata-bellica-rinvenuta-alla-serra&Itemid=304
 Campagna sensibilizzazione sul tema
ordigni inesplosi promossa dall’ANVCG

CondividiShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn

Lascia un commento