Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Bomba di via Torino, il Comune chiede l’intervento del governo

Categories: Bonifica perché

Di Elena Romanato

Una situazione da risolvere ma che il comune non può accollarsi per questioni tecniche ed economiche. La bomba di Villapiana inesplosa risalente all’epoca della Seconda guerra mondiale è una bella gatta da pelare per l’amministrazione comunale soprattutto sotto elezioni. Una bonifica dell’ordigno, segnalato circa sei anni fa e che si trova tra i numeri civici 16 e 18 di via Torino, dovrebbe comportare un piano di evacuazione del quartiere più popoloso della città che interesserebbe tra le 15 e le 20 mila persone. Per questo motivo in una riunione tecnica che si è tenuta ieri, Palazzo Sisto ha deciso di inviare una lettera alla presidenza del Consiglio (sezione difesa civile), al ministero della Difesa e alla Protezione civile regionale perché fornisca indicazioni precise sull’ordigno e sbrogli la situazione. La lettera del comune è stata preceduta da un carteggio tra la Prefettura e la Presidenza del Consiglio e la Regione per fare il punto su una vicenda che si trascina da anni. «Non c’è una data per la rimozione dell’ordigno – spiega l’assessore alla Protezione civile Jorg Costantino – dal momento che servono indicazioni più precise sul tipo di bomba. Se e quando si farà l’operazione, sarà comunque un intervento molto complesso che come Comune non ci possiamo sobbarcare, sia per motivi economici che per questioni logistiche. In un incontro tecnico abbiamo deciso di segnalare la situazione a Presidenza del Consiglio, Ministero e Protezione civile perché ci siano ulteriori e puntuali verifiche sulle caratteristiche dell’ordigno. Non sono ancora state prese decisioni». Un piano d’evacuazione che sarebbe estremamente complicato. Da una prima ipotesi in caso di disinnesco dell’ordigno l’area interessata dallo sgombero (per il tempo delle operazioni) riguarderebbe una zona che può essere compresa in un raggio oscillante tra i 500 e 1.800 metri. L’ordigno è stato trovato circa sei anni fa in un cortile privato di via Torino e si trova sotto un muro di confine, nel cortile interno del civico 14. L’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Lirosi, ha ripercorso le tappe che oggi hanno sbloccato l’operazione. La Prefettura aveva segnalato la necessità di un intervento di bonifica per la possibile presenza di un ordigno bellico in seguito alla quale il Comune aveva poi emesso un’ordinanza per proibire ai proprietari di effettuare scavi o movimenti di terra nel cortile dove si trova l’ordigno. Dopo vari incontri tecnici la vicenda si era arenata nella burocrazia e restava da stabilire chi si dovesse occupare economicamente dell’operazione. Fonte: https://www.lastampa.it/2016/03/18/edizioni/savona/bomba-di-via-torino-il-comune-chiede-lintervento-del-governo-7zp0d5SpeC4PaeB4JgCJrM/pagina.html

Foto: lastampa.it

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