Esercito Italiano–Marina Militare
Treviso–Verona–Belluno–Venezia–Padova–Rovigo
Non solo gli abitanti della frazione di Stoccareddo di Gallio ma anche i componenti dei ventiquattro nuclei familiari di contrada Zaibena verranno fatti evacuare nella mattinata di giovedì 26 ottobre dalle ore 7 alle ore 18 per consentire agli artificieri di procedere con l’estrazione del secondo ordigno bellico rinvenuto all’interno dell’abitazione dove lo scorso 1 giugno perse la vita il giovane Riccardo Baù. E’ quanto emerso ai margini dell’incontro di mercoledì sera tra la comunità e l’amministrazione comunale presso l’aula dell’ex asilo di Stoccareddo. Una decisione che esula dal raggio di sicurezza necessario e imposto per le operazioni di bonifica dell’area da parte dei tecnici incaricati, piuttosto una scelta dettata dall’impossibilità di sopperire ad eventuali emergenze che potrebbero necessitare dell’intervento dei mezzi di soccorso. “Ci troviamo in una posizione – ha esordito il sindaco Emanuele Munari – dove la cura dei dettagli deve essere svolta in maniera maniacale. Abbiamo tutti davanti una quindicina di giorni per prepararci al meglio ad un evento finora unico almeno nel nordest. La nostra proposta, avanzata ai tavoli della prefettura, prevedeva per i residenti in contrada Zaibena una possibile autorizzazione al transito attraverso il tratto che conduce in località Bertigo via zona Stenfle per intenderci. Un’idea bocciata dai vertici incaricati ad effettuare il sopralluogo, in quanto, nonostante un nostro precedente investimento per la sistemazione del tratto interessato, hanno ritenuto i parametri di sicurezza non idonei al passaggio dei veicoli, fatta eccezione nel caso fosse stato lo stesso sindaco ad accollarsi ogni responsabilità in merito ad eventuali incidenti di varia natura”. Da qui, la necessità di procedere con l’evacuazione per un’intera giornata anche degli abitanti di contrada Zaibena. “Senza alcuna via di accesso percorribile rimane impensabile lasciare sul posto famiglie che in caso di emergenza risulterebbero prive di possibilità di soccorso”. Intanto, è stato fissato per domenica 15 ottobre il termine ultimo agli abitanti delle due frazioni per presentarsi presso la sede dell’ex asilo dove saranno invitati alla compilazione di un modulo in cui dovranno fornire i dati relativi alla posizione in cui ciascuno deciderà di recarsi il giorno dell’estrazione dell’ordigno. “Una prassi – ha spiegato l’Assessore ai Servizi Sociali Maria Mosele – dovuta e che verrà svolta nel massimo rispetto della privacy di ognuno. Saremo presenti nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato proprio per venire incontro a qualsiasi richiesta dei cittadini. Si tratta di un evento che coinvolge diciotto diversi enti, dalla prefettura alla magistratura, passando per la questura, gli organi comunali e di Polizia, i 125 nuclei familiari di Stoccareddo e gli altri 24 di Zaibena. Chiediamo quindi l’apporto di tutti in questa fase organizzativa che ci separa dall’evento. Le operazioni di bonifica verranno eseguite a mano tramite l’utilizzo di un picchetto. Si è deciso di procedere in un giorno feriale con la consapevolezza della presenza dei più giovani all’interno delle aule scolastiche. Da parte nostra l’impegno è di mettere a disposizione di tutti un servizio di trasporto da Stoccareddo verso Gallio attivo già dalle ore 6.30 circa; la possibilità di garantire fino a 300 pasti mediante l’ausilio del nostro servizio mensa, più eventuali maggiori richieste; fino a 100 brandine collocate all’interno della palestra e uno spazio di svago dedicato agli ospiti cha appunto decideranno di soggiornare a Gallio. Serve la massima collaborazione -ha concluso l’Assessore- la ferita che ci ha lasciato Riccardo non sarà mai rimarginata. Lo dobbiamo a lui”. “E anche alla sua famiglia” ha aggiunto qualcuno tra i presenti.
Fonte: https://www.giornalealtopiano.it/news.php?cod=12-10-2023-bomba-day-a-stoccareddo-sara-evacuata-anche-contrada-zaibena
EDUCAZIONE AL RISCHIO
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo
