Di Marilia Parente
Aveva suscitato preoccupazioni e grattacapi a tutti, la nuova presunta bomba rinvenuta nel cantiere del Crescent,
lo scorso 8 marzo. Per stabilire le modalità in cui sarebbe dovuta
brillare, si era anche tenuto un tavolo in Prefettura con i
rappresentanti del comitato ordine e sicurezza pubblica. Tanto clamore
per nulla, in realtà, in quanto non si trattava di una bomba, bensì di un serbatoio di un aereo.
A renderlo noto, il Museo dello Sbarco e di Salerno Capitale:
“Abbiamo collaborato, in questi giorni, con il 21° Reggimento Genio
Pionieri di Caserta, giungendo alfine alla constatazione che non si
tratta di una bomba – esordiscono- Già la forma, insolita, del reperto,
aveva fatto dubitare che ci si trovasse dinanzi ad un ordigno, e gli
stessi genieri lo hanno definito, nella loro relazione, un contenitore metallico con liquido infiammabile“. “Dalle ultime analisi – continuano dal Museo – constatata anche
l’assenza di ogni tipo di spoletta, si può affermare, con pressocchè
totale certezza, che ci troviamo di fronte ad un serbatoio supplementare
per aerei. Data la forma molto simile tra i serbatoi di questo tipo,
non è stato possibile accertare da subito l’origine, la nazionalità, ed
il modello dell’aereo che lo aveva in dotazione”. La finta bomba, in ogni caso, sarà donata, come annunciato, al Museo ello Sbarco e di Salerno Capitale.
Fonte:
http://www.salernotoday.it/cronaca/bomba-beffa-al-crescent-si-trattava-solo-di-un-serbatoio.html
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