Reggio Calabria
E’ stato un ordigno bellico quello che ha dilaniato ed ucciso il piccolo Angelo Ficara, 11 anni, di San Lorenzo. Gli artificieri dei Carabinieri, pero’, non hanno ancora stabilito il tipo di bomba che ha provocato la morte ragazzino. Tutte le ipotesi sono valide per i carabinieri, impegnati a stabilire se ad esplodere tra le braccia di Angelo sia stata una mina antiuomo, anticarro, o piuttosto che una spoletta di bomba aerea dell’ultimo conflitto mondiale. Non si esclude neanche l’ordigno di un bazooka. Appare certa l’ipotesi, formulata dalle testimonianze raccolte dopo la disgrazia, che lo scolaro e’ stato visto con un oggetto cilindrico in mano. Al momento non esistono elementi per ipotizzare che l’ordigno sia riconducibile a qualche elemento della criminalita’ organizzata della zona. Secondo quanto riferito dai Carabinieri, appare verosimile che nel campo dove il piccolo si trovava in compagnia di una familiare che stava lavorando la terra, si trovino bombe militari riconducibili all’ultima grande guerra. In passato un agricoltore che lavorava in uno podere vicino a quello dove ieri sera e’ avvenuta la disgrazia rimase mutilato da un residuato bellico. (AGI)