15/05/2016 Francia, Pirenei Atlantici, Bayonne
Il 12 maggio alle ore 11,00 a Bayonne in una fabbrica della zona industriale “ Saint-Etienne” in chemin Cazenave si verificano due devastanti esplosioni che uccidono due operai ferendone altri sette. Si tratta di un centro raccolta materiale in ferro fornitrice del gruppo Derichebourg. Sul posto giungono Vigili del Fuoco, polizia, autorità della città e della Derichebourg. I privi verbali di constatazione citano come causa dell’esplosione bombole di acetilene mal utilizzate nel corso di operazioni di taglio e saldatura. I danni alla struttura risultano notevoli, tuttavia l’esplosione ha prodotto serie lesioni ad edifici adiacenti. Non solo, la violenta esplosione provoca anche la caduta di un traliccio ad alta tensione. Tra i sette feriti gravi, tre risultano residenti in una casa di cura non distante dal capannone industriale. Il pronto soccorso della città visita un centinaio di persone con ferite più leggere o di persone in stato d’ansia. Intanto la Magistratura, apre un fascicolo per “omicidio colposo”. Le indagini proseguono per tutta la giornata successiva. Il 14 mattina la notizia che immaginavamo: e se ad esplodere sia stato un residuato bellico ? A porsi la domanda gli osservatori pervenuti da Tolosa convinti che sia la scena più credibile del disastro di Bayonne. Infatti i periti trovano schegge appartenute ad un ordigno e un consistente cratere creato dall’oggetto esploso (ladepeche.fr).
G.L.
Foto: sudouest.fr- leparisien.fr