Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Armi di Hitler fabbricate grazie alle Reggiane

Categories: Testimonianze

di Massimo Tassi

Reggio Emilia, 23 febbraio 2106 – LE TERRIBILI armi segrete di Hitler? Furono fabbricate anche con i macchinari delle Officine Reggiane. È un giallo che ci fa risalire risale la corrente della storia per arrivare alla Seconda guerra mondiale e addentrarci tra bunker e archivi segreti. Luoghi dimenticati da cui è emersa la clamorosa rivelazione: i futuribili razzi V2 e gli aerei Messerschmitt con motore a razzo, montarono parti realizzate con i macchinari della ditta di via Agosti. Si trattava di ordigni innovativi, con cui la Germania nazista tentò di capovolgere le sorti del conflitto. La ricerca è dell’ingegnere Giorgio Danilo Cocconcelli, che l’ha divulgata con il libroTunnel Factories. Le officine aeronautiche Caproni e Fiat nell’Alto Garda, pubblicato da Giorgio Apostolo, editore che in precedenza ha dato alle rotative titoli dedicati alle Officine Reggiane scritti da Sergio Govi. Nel volume emerge nitidamente che dopo l’Armistizio e soprattutto in seguito al bombardamento dell’azienda nel gennaio del 1944, parte della produzione venne trasferita altrove. Tra cui la zona del Garda e della valle dell’Adige. Il libro contiene documenti a lungo coperti dal silenzio dell’intelligence degli Alleati. In particolare, a mettere sulle tracce della Reggiane, è una relazione «segreta» datata 23 gennaio 1945 e firmata dal sergente James F. Smith. Si legge: «Sembra che nell’aprile 1944 i tedeschi abbiano realizzato un impianto per la produzione di motori aeronautici lungo la costa occidentale del lago di Garda, utilizzando tunnel stradali disponibili da Campione in direzione nord fino a Garda. Sembra che il progetto abbia usato risorse della Fiat Mirafiori, Reggiane, Piaggio, Alfa, Isotta Fraschini in un impianto sotto la supervisione tedesca e ben protetto dagli aerei». Fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/armi-hitler-macchinari-reggiane-1.1884189

Foto: ilrestodelcarlino.it

L’intervista del Resto del Carlino con l’autore

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