Inizieranno domani i lavori di controllo e bonifica del fondale di fronte ad Arma di Taggia dove si sospetta possano essere sepolti numerosi ordigni bellici. Stamani sono iniziate le operazioni propedeutiche. Transenne, nastro bianco e rosso ed un cartello inequivocabile, delimitano l’area di sicurezza interdetta alle persone sulla spiaggia al centro della località balneare. In acqua, all’opera il team della ditta Drafinsub di Genova. Si tratta di un’impresa specializzata in questo genere di operazioni. A terra, questa mattina, erano presenti i rappresentati delle forze dell’ordine di Taggia: il C° 1ª cl. Np. Flavio Borriello, comandante della Guardia Costiera ed il luogotenente Mauro Rinaldi, comandante dei Carabinieri della Stazione locale. L’allarme era scattato l’anno scorso, quando nel corso dei lavori per lo sfioratore, durante la posa della tubazione, in pochi giorni, l’escavatore aveva portato alla luce ben 5 ordigni bellici. Si trattava di proiettili da mortaio non utilizzati, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Munizioni nuove, senza innesco. Un dettaglio che ha insospettito i militari della Guardia Costiera che hanno dato il via a delle ricerche storiche. Quell’intuizione ha riportato alla luce una pagina della storia di Arma. Attraverso la raccolta di numerose testimonianze degli anziani del luogo e una generosa documentazione, scritta e fotografica, i militari sono risaliti alla probabile origine di quei 5 ordigni bellici. I racconti ed i documenti parlano chiaro, Arma tra gli anni ’40 e ’50 era ben diversa rispetto a com’è oggi. Il mare arrivava quasi al limitare della strada. Non c’era la spiaggia comunale e lì dove sono in rimessa le barche ed i gozzi c’era un lungo pontile per far attraccare le barche che trasportavano merci ed un cantiere nautico prospiciente. Subito dopo la Guerra qualcuno si è disfatto di un grosso quantitativo di munizionamento da mortaio, proiettili non ancora esposi, ma pronti all’uso. Sono stati gettati in mare, raggiungendo il fondale dell’epoca, ad almeno 8 metri di profondità. Una prassi discutibile ma non così inusuale come testimoniato dai numerosi interventi analoghi avvenuti un po’ in tutta Italia negli ultimi anni, con il ritrovamento di grossi quantitativi di proiettili d’artiglieria o esplosivi. Di fronte all’eventualità che sul fondale di Arma sia celata una vera e propria polveriera è stato avviato un iter per dare il via alle operazioni di controllo e bonifica dell’area. Il protocollo autorizzativo e di affidamento del servizio è arrivato fino ad oggi. La ditta genovese da domani procederà ad utilizzare un’apparecchiatura particolare, una sorta di sonar per analizzare il fondale ad un metro di profondità, con l’obiettivo di individuare altri residuati bellici. La preoccupazione è che i lavori fatti con l’escavatore un anno fa siano andati sufficientemente in profondità da smuovere alcuni di quei proiettili della Seconda Guerra Mondiale e pertanto che possano essercene altri che prima o poi potrebbero riaffiorare.
La Drafinsub scandaglierà quest’area di circa 2mila metri tra la battigia e intorno alle piccole scogliere, partendo dal percorso della tubatura, lì dove sono stati rinvenuti i primi proiettili. L’eventuale ritrovamento degli ordigni porterà ad uno stop dei lavori ed all’intervento del Nucleo Artificieri della Marina, provenienti da La Spezia. Nella migliore delle ipotesi la ditta troverà un numero esiguo o nessun proiettile da mortaio. Nel caso in cui i ritrovamenti siano invece numerosi, le autorità militari ed il Comune dovranno procedere a richiedere un controllo ulteriore, andando sondare una profondità maggiore, procedendo così fino a quando non saranno eliminati tutti gli ordigni. Quest’ultima eventualità potrebbe dilazionare considerevolmente i tempi necessari alla bonifica dell’area comportando anche un notevole aumento della spesa necessaria al completamento del lavoro.
Foto-Fonte: http://www.sanremonews.it/2017/10/02/mobile/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/arma-di-taggia-oggi-spiagge-recintate-e-da-domani-via-alla-ricerca-ed-alla-bonifica-degli-ordigni-e.html