Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

News

Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Anziano morto a Santa Marta a Venezia, gli trovano un piccolo arsenale in casa

Categories: Bonifica perché

In casa custodiva gelosamente un piccolo arsenale risalente
alla prima guerra mondiale, tra cartucce per armi a canna lunga e una bomba a
mano risalente al 1913. Per questo motivo quando i carabinieri sono intervenuti
in un’abitazione di un anziano residente in calle larga Santa Marta, verso le
17 di lunedì, è stato chiesto l’intervento degli artificieri della questura.

Nessuno tra le forze dell’ordine si sarebbe aspettato che
l’intervento per accertarsi delle cause naturali del decesso dell’anziano,
spirato nella propria abitazione, sarebbe diventato materia anche per gli
artificieri. La vittima nell’appartamento, infatti, aveva collezionato diversi
reperti appartenenti soprattutto all’esercito austroungarico. Come detto, le
forze dell’ordine hanno dovuto mettere in sicurezza le stanze, raccogliendo e
sequestrando ventiquattro cartucce per fucile e una granata circolare. Testimonianze
della Grande Guerra che fino a questo momento si sono dimostrate innocue, ma
che comunque mantengono in sé una certa pericolosità. Seguendo i protocolli del
caso, gli artificieri hanno poi trasportato in luogo sicuro i residuati
bellici. Non si tratta del primo caso del genere: a gennaio intervennero le
forze dell’ordine anche in un’abitazione di un anziano deceduto in via Ticino a
Mestre. In quel caso i parenti trovarono due granate e un razzo per bazooka
risalenti alla seconda guerra mondiale. Fonte: http://www.veneziatoday.it/cronaca/anziano-morto-santa-marta-bomba-in-casa-9-marzo-2015.html

CondividiShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn

Lascia un commento