28/05/2016 Somalia, Basso Giuba, Chisimaio, Afmadù
La fonte spiega di quattro ragazzini che trascorrono il proprio tempo dialogando su un tratto di strada che conduce ad un pista di volo. Ragazzini, adolescenti, il più grande un 13enne. I quattro ricordano la guerra vissuta, la città liberata dai gruppi di Al-Shabaab. I ragazzini decidono di rientrare in paese, la strada è infuocata, l’afa non concede tregua, ma tra qualche minuto, raggiunto il villaggio potranno ripararsi dai raggi solari. Lungo il percorso la comitiva dialoga del futuro, dei problemi famigliari, e perché no, di qualche ragazzina. Ridono, magari si spintonano, giocano come se fossero dei bimbi. Uno dei quattro, il più grande, forse il più piccolo o magari uno dei restanti due, nota un ordigno in strada, si china, lo raccoglie. L’ordigno esplode, uccide due del gruppo, ferisce gravemente la seconda coppia del gruppo. I due sopravvissuti, soccorsi e trasportati presso l’ospedale di Afmadù giungono in gravissime condizioni.
G.L.