Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Rimossa ad Allumiere dai carabinieri di Civitavecchia una granata di cannone ancora attiva da 75 mm.

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A trovarla è stato un gruppo di geologi collinari. “La settimana scorsa confrontandoci sulla esatta collocazione della miniera settecentesca di Sant’Egidio, su cui si hanno forti, se non insanabili, divergenze, ci siamo imbattuti in una granata di cannone da 75 mm – spiega l’esperto Simone Branchini – purtroppo a differenza di quella rinvenuta nella Cava Gangalandi qualche tempo fa, questa era perfettamente carica del suo contenuto. Sono state, quindi, avvisate le forze dell’ordine nella veste dei Carabinieri di Civitavecchia che hanno provveduto con celerità ed efficienza a segnalare il punto agli artificieri per la rimozione. A parte i rari casi di dilavamento meteorico generalmente gli ordigni rimangono attivi e pieni del loro contenuto, quelli di cannone frequentemente poggiati in superficie perché progettati per esplodere ad altezza uomo alcuni millisecondi dopo il primo rimbalzo con il terreno. In caso di rinvenimento non vanno maneggiati in nessuna maniera e vanno avvisate le Forze dell’Ordine”. Branchini ha anche ricordato un triste episodio accaduto anni fa ad Allumiere. “Mia madre mi ha raccontato che nel ’47 un bambino di 10 anni (si chiamava Ferrero M.) che controllava le pecore al pascolo al pezzo di Giubbò, parte orientale di Poggio del Crocefisso, trovò un qualcosa in ferro che si mise a battere. Saltò in aria, il botto si sentì forte da La Bianca. Venne soccorso, portato con un cavallo al bivio dove sta l’edicola di Sant’Antonio, li arrivò l’ambulanza perché la strada per la Fontanaccia era una mulattiera a quei tempi. Un infermiere volle da mia madre, che era andata lì a vedere, uno scialle in lana per tamponare il sangue. Il ragazzo si salvò anche se rimase cieco e perse un braccio e una mano.”

Foto-Fonte: https://www.civonline.it/cronaca/rimossa-una-granata-di-cannone-ancora-attiva-p048lhvm

EDUCAZIONE AL RISCHIO

Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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