Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Sant’Agata, fatta brillare bomba d’aereo

Categories: Bonifica perché

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Mercoledì mattina in una zona disabitata situata alle porte di Sant’Agata sul Santerno, gli artificieri dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti ‘Folgore’ di Legnago (Verona) hanno fatto brillare uno spezzone di bomba aerea ‘AN-M 41’ da 20 libbre, sganciata poco meno di 80 anni fa contro le linee tedesche sul Senio. L’ordigno era stato rinvenuto alcuni giorni prima da una persona mentre effettuava lavori in un campo. Oltre ai militari della ‘Folgore’, (Comando Forze Operative Nord di Padova) erano presenti sul posto i Carabinieri della locale Stazione.

Dagli archivi risulta che l’ordigno in questione fu sganciato da bombardieri B24 americani nel pomeriggio del 9 aprile 1945, con l’obiettivo di saturare l’area Apple, una sorta di quadrato che si estendeva dalla periferia di Lugo sull’argine del Santerno fino alla frazione lughese di San Lorenzo e a quella di Villa San Martino. La finalità era quella di impedire ai tedeschi di organizzare una difesa sul fiume ed agevolare la marcia del V° Corpo d’Armata alleato verso il bolognese. In quei giorni l’area fu bombardata a più ondate da circa 600 B-24, che sganciarono una vera e propria pioggia di ordigni (addirittura 108mila) di quel tipo, ciascuno del peso di una decina di chili. Quella del bombardamento a tappeto (o bombardamento di saturazione) fu una pratica largamente utilizzata durante la seconda guerra mondiale, in particolare da inglesi ed americani, utilizzando numerosi bombardieri per riversare sul bersaglio un ingenti quantitativi di bombe a caduta libera, spesso con una elevata percentuale di ordigni incendiari. Talvolta, alle bombe incendiarie si affiancavano bombe ritardate (o a tempo) per colpire i pompieri che si sarebbero precipitati a spegnere gli incendi. Con questa tecnica si potevano talora causare incendi di dimensione tale da generare tempeste di fuoco che amplificavano il potere distruttivo dell’operazione. Tornando alle operazioni brillamento che si sono svolte mercoledì scorso in un’area isolata presso la quale sono state adottate tutte le necessarie misure di sicurezza, a mettere gratuitamente a disposizione il mezzo d’opera è stata la ditta ‘Venieri’ di Lugo.

FotoFonte: https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/santagata-fatta-brillare-bomba-daereo-9329ff9c?live

EDUCAZIONE AL RISCHIO

Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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