05/07/2016 Cambogia, Battambang, Phnom Proek
Chheun Kemhong, un agricoltore 39enne, sistema trappole per animali, Chheun, vorrebbe proteggere il suo mais. La sua terra è situata in provincia Battambang nei pressi di Phnom Proek al confine con la Provincia di Sa Kaeo in Thailandia, una “terra di mezzo” colma di mine antiuomo e altri ordigni inesplosi. Chheun, ovviamente è al corrente del rischio che affronta, ma il lavoro è lavoro, lui deve difendere il mais della famiglia. Tant’è che continua a sistemare trappole, non è solo, al suo fianco c’è la moglie affaccendata poco distante in altri lavori agricoli. La donna ode un boato, è potente, già immagina cosa sia esploso, si gira e vede il marito steso al suolo. Da donna allerta i famigliari e la Polizia di Sampov Loun. Chheun perde sangue, gravissime ferite al torace, al volto, ma è la gamba destra a presentare irreversibili lesioni. L’uomo è soccorso e trasportato presso l’ospedale della cittadina. I medici non possono che amputare la gamba. Tragedie si tragedie che inclementi si susseguono tra le province cambogiane e thailandesi. Mine datate 1980 che tra l’indifferenza di tutti continuano ad uccidere e mutilare. Infatti nel corso dei primi tre mesi del 2016 in questa terra di nessuno le mine uccidono 13 civili ferendone altri 20.
G.L.
A Battambang man stepped on a landmine while laying animal traps near his crops on Friday, damaging one of his legs so severely it had to be amputated, local police said yesterday. Hel Horn, chief of staff at Sampov Loun district police station, said farmer Chheun Kemhong, 39, of Phnom Proek district, was laying traps to catch game near his corn and cassava fields at the foot of Nam Sab Mountain in Serei Meanchey commune when he stepped on an anti-personnel mine. Family members were in a nearby field when they heard the explosion and ran to his aid, calling police because they did not have a vehicle for transportation. His family carried Kemhong to the road, where a police truck took the injured farmer to the hospital.
Foto e Fonte: phnompenhpost.com