Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

News

Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Passato, presente e futuro

Categories: Editoriali

Tutto il mondo si dispera per la morte dei fratellini di Gaza a causa dell’esplosione di una bomba figlia di un conflitto in corso. Le piccole vittime: Israa Abu Khusaa, 6 anni e Yassin il fratello, 10 anni. È la guerra che ogni giorno “stupidamente” l’uomo impone a se stesso. Guerre ingiustificabili che creano le tragedie che ci pervengono attraverso i media nazionali e non solo nazionali. Ma non si muore solo di guerre attuali, nel Kurdistan iracheno, per esempio, si muore per ordigni del momento e del passato. è accaduto ad Erbil un residuato bellico esplode tra le località di Erbil e Makhmour le schegge della bomba raggiungono un gruppo di giovani pastori. Muore un 15enne, i suoi amici subiscono gravissime ferite e danni permanenti. In Marocco nel Sahara Occidentale a Smara il pastore a bordo della sua vecchia auto è ucciso da una mina pressata dal suo stesso autoveicolo. Guerre su guerre, guerre diabolicamente interminabili, molte volte indecifrabili ed infinite. Ad Ashuluk in Russia due uomini raccolgono materiale ferroso, vorrebbero venderlo. Notano una granata è pesante, la raccolgono, la caricano in macchina ma dopo qualche chilometro l’ordigno sollecitato dai continui movimenti dell’auto esplode. Il conducente muore dilaniato l’amico è ricoverato presso l’ospedale di Freestyle, ma sembra sia in fin di vita. Allora ? Siamo tutti ben consapevoli che gli ordigni continuano ad uccidere anche dopo tanti anni. Ordigni che non distinguono generazioni e sempre pronti ad uccidere anche chi la guerra non l’ha mai vissuta. Certo oggi siamo dispiaciuti, nel contempo umiliati dalla vergogna di non essere stati in grado di proteggere, Israa e suo fratello da ordigni che probabilmente continueranno a scegliere le proprie vittime tra le generazioni del futuro anche a conflitto terminato.

Giovanni Lafirenze

Foto: gettyimages.it

CondividiShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn