PORTO BADISCO – Un ordigno bellico sul fondale di Porto Badisco e scattano le ordinanze d’interdizione firmate da Comune di Otranto e ufficio circondariale marittimo locale. Il ritrovamento è avvenuto in modo del tutto casuale nel primo pomeriggio. E’ stato un istruttore di immersioni subacquee, Giampiero Buttiglione del diving Bubble’s World, insieme ad altri sommozzatori sportivi, ad accorgersi di una forma fin troppo regolare, viste le curvature, fra le rocce. Le concrezioni, inoltre, sembravano a tutta vista la tipica ruggine che può formarsi solo su un oggetto di ferro. Osservando meglio s’è quindi accorto che altro non era se non un vecchio ordigno bellico. I sub sono subito usciti dall’acqua ed hanno avvisato i militari della guardia costiera. Gli uomini agli ordini del tenente di vascello Gianmarco Miriello hanno svolto una perlustrazione, verificando la segnalazione e attestando come fosse fondata.L’ordigno si trova a una profondità di 4 metri, circa 80 metri a destra dall’imboccatura del porto e a una distanza di 15-20 metri dalla riva, un tratto di scogliera bassa, dove si assembrano anche i bagnanti. I militari hanno posto un gavitello giallo a mare per segnalare il punto inaccessibile da ora e fin quando non sarà svolta la bonifica. Le operazioni dovrebbero effettuarsi lunedì o, al massimo, martedì. Se ne occuperà il nucleo Sdai della marina militare di Taranto. Stando a una prima analisi, potrebbe trattarsi di una bomba a grappolo risalente al secondo conflitto mondiale. Un ordigno di fabbricazione britannica, per la precisione. Il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, sta dunque emettendo un’ordinanza per vietare la discesa a mare, mentre l’ufficio circondariale marittimo ne sta redigendo una riguardante la sicurezza per la navigazione nel tratto interessato. Una curiosità: si tratta del terzo ritrovamento di questo tipo nel giro di un anno nella stessa zona. Una frequenza che non deve però insospettire più di tanto. Non tutti sono informati del fatto che, non lontano da lì, in località Sant’Emiliano, giace sul fondale una nave militare britannica risalente alla seconda guerra mondiale, che conserva ancora a bordo del munizionamento. Quindi, è possibile che di tanto in tanto qualche bomba venga sospinta dalle mareggiate. C’è però un’altra teoria, una storia che si narra da sempre. Nel dopoguerra sembra che diversi pescatori usassero recuperare gli ordigni (correndo il rischio di saltare in aria) per svuotarli e ricavarne ferro da rivendere, gettando le carcasse sul fondo. Quale sia il motivo e l’efficienza reale della bomba, per il momento in quel punto di Porto Badisco è vietato fare bagni e immersioni, o passare con le imbarcazioni. Fonte: http://otranto.lecceprima.it/bomba-porto-badisco-26-luglio-2014.html
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