Attualmente nell’ex magazzino di Ronciglione non sono presenti ordigni bellici o sostanze pericolose”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante il question time in corso alla Camera, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata presentata dal deputato Oreste Pastorelli (Misto), che chiedeva “di quali informazioni chiare ed esaustive disponga circa la quantità di ordigni bellici o sostanze pericolose ancora presenti”, nell’impianto costruito sulle rive del Lago di Vico un impianto per la sperimentazione e produzione di armi chimiche e ordigni speciali, il quale occupava un’area di oltre 20 ettari, “nonché circa la reale entità del pericolo per le popolazioni che vivono in quelle zone”. Pinotti ha ricordato che nel 2007 “la struttura è stata inserita tra i beni dismissibili del dicastero. Prima di procedere alla sua alienazione lo Stato Maggiore della Difesa ha commissionato un’indagine geofisica che nel dicembre del 2008” Tale indagine “ha evidenziato la presenza di masse interrate di varia tipologia riconducibili anche a eventuali ordigni inesplosi e un valore di concentrazione di arsenico appena superiore ai valori previsti dal decreto legislativo 152/2006. La Difesa notificata la situazione agli enti locali territorialmente competenti ha quindi attivato l’iter per procedere alla bonifica dell’area”.
Il successivo piano di caratterizzazione del sito dell’ex magazzino realizzato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Lazio (Arpa) e approvato il 19 ottobre 2011 in sede di Conferenza dei servizi “ha consentito – ricorda Pinotti – l’affidamento delle attività di bonifica da ordigni e residuati bellici alla ditta Sogelma aggiudicataria della gara d’appalto. Il relativo contratto è il numero 2755 del 25 novembre 2011 prevede l’esecuzione di due lotti. Il primo conlcusosi il 29 gennaio 2013 ha riguardato la rimozione delle masse interrate in una parte del sedime e il trasporto del materiale rinvenuto i centri Nbc di Civitavecchia per la successiva demilitarizzazione. Il secondo, che prenderà avvio il prossimo 7 gennaio, completerà le attività di bonifica già effettuate con il primo lotto di lavori e consisterà nella rimozione delle masse interrate rilevate in fase di analisi geofisica e nell’eventuale bonifica degli ordigni eventualmente rinvenuti”. Contestualmente, ha spiegato il ministro della Difesa, “l’Arpa Lazio effettuerà la caratterizzazione dell’intero sedime dell’ex magazzino attraverso 85 micro carotaggi a una profondità di due metri”. Sulle eventuali potenziali situazioni di rischio per le popolazioni residenti “i competenti organi tecnici dell’Arpa – ha concluso Pinotti – non hanno posto in essere né richiesto alcuna misura specifica. Soltanto al termine del processo di caratterizzazione e acquisiti gli esiti delle relative analisi chimiche sarà possibile conoscere l’eventuale esigenza di bonifica chimica del sito”. Fonte: http://www.ilvelino.it/it/article/2014/12/10/armi-chimiche-pinotti-in-ex-magazzino-ronciglione-non-sono-presenti-sostanze-pericolose/3f559e0d-8f30-4929-805e-50a0645758ed/
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