Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

9 aprile 1945 – Esplosione della Charles Henderson

Categories: Bonifica perché

…Ore 11.57 del 9 aprile 1945, una nave carica di munizioni, la Charles Henderson, ancorata presso la banchina 14, del porto di Bari, esplode e provoca la morte di numerosi militari e civili…
Il fronte meridionale in Europa è ancora un fuoco ardente, infatti la 15° Forza Aerea opera su obbiettivi come Verona, Brescia, Bologna, Brennero, ecc…
La 12° Forza aerea nello stesso mese incursiona: Pavia, Voghera, Vigevano, La Spezia, San Benedetto Po, Ostiglia, Piacenza, San Ambrogio di Valpolicella, ecc…

Per ciò dagli Stati Uniti continuano a partire navi cariche d’ogni rifornimento necessario, sia all’aviazione di base in Puglia, quanto per le truppe impegnate, tra le decisive battaglie, del nostro nord nazionale.
Queste moderne navi (Liberty) approdono, nel porto di Bari.
La Charles Henderson incaricata al trasporto di munizioni addette per lo scopo, il 14 marzo del 1945, dal porto di Norfolk, inizia congiuntamente ad altre 45 navi il suo ultimo viaggio.
Per l’Henderson e le altre unità navali alle ore 13 del 29 marzo nascono i primi guai.
Infatti nei pressi dello stretto di Gibilterra il convoglio, patisce un attacco portato a termine da sommergibili tedeschi.
L’Henderson riesce ugualmente a raggiungere prima la Sicilia e, più precisamente il porto d’Augusta.
Dopo una breve sosta per rifornimento l’Henderson giunge a Bari la mattina del 5 aprile, dove ormeggia presso la banchina N. 21.
Per ragioni logistiche è spostata alla banchina N. 16.
All’interno delle proprie stive sono accatastate, 6.675 tonnellate di bombe d’aereo e munizioni varie.
Le operazioni di scarico dell’Henderson, iniziano immediatamente. I marinai sbarcano 2.450 tonnellate di materiale bellico.
Ma la mattina del 9 aprile è inviata alla banchina N. 14.
I lavoranti addetti riprendono immediatamente lo scarico della stiva N. 5, (dove i portuali sgravano la nave d’altre 500 tonnellate di bombe d’aereo). Alle ore 11.57 la nave esplode.

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