carica di munizioni, la Charles Henderson, ancorata presso la banchina
14, del porto di Bari, esplode e provoca la morte di numerosi militari e
civili…
ancora un fuoco ardente, infatti la 15° Forza Aerea opera su obbiettivi
come Verona, Brescia, Bologna, Brennero, ecc…
incursiona: Pavia, Voghera, Vigevano, La Spezia, San Benedetto Po,
Ostiglia, Piacenza, San Ambrogio di Valpolicella, ecc…
Per ciò dagli Stati Uniti continuano a partire navi cariche d’ogni
rifornimento necessario, sia all’aviazione di base in Puglia, quanto per
le truppe impegnate, tra le decisive battaglie, del nostro nord
nazionale.
Queste moderne navi (Liberty) approdono, nel porto di Bari.
La Charles Henderson incaricata al trasporto di munizioni addette
per lo scopo, il 14 marzo del 1945, dal porto di Norfolk, inizia
congiuntamente ad altre 45 navi il suo ultimo viaggio.
Per l’Henderson e le altre unità navali alle ore 13 del 29 marzo nascono i primi guai.
Infatti nei pressi dello stretto di Gibilterra il convoglio, patisce un attacco portato a termine da sommergibili tedeschi.
L’Henderson riesce ugualmente a raggiungere prima la Sicilia e, più precisamente il porto d’Augusta.
Dopo una breve sosta per rifornimento l’Henderson giunge a Bari la
mattina del 5 aprile, dove ormeggia presso la banchina N. 21.
Per ragioni logistiche è spostata alla banchina N. 16.
All’interno delle proprie stive sono accatastate, 6.675 tonnellate di bombe d’aereo e munizioni varie.
Le operazioni di scarico dell’Henderson, iniziano immediatamente. I marinai sbarcano 2.450 tonnellate di materiale bellico.
Ma la mattina del 9 aprile è inviata alla banchina N. 14.
I lavoranti addetti riprendono immediatamente lo scarico della
stiva N. 5, (dove i portuali sgravano la nave d’altre 500 tonnellate di
bombe d’aereo). Alle ore 11.57 la nave esplode.
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