Lucia Capuzzi
Il Trattato Onu che mette fuorilegge gli ordigni atomici entra in vigore il 22 gennaio. Attesa per le mosse dei «nuovi» Stati Uniti. L’appello del Papa a favore della pace
Il 22 gennaio può rappresentare una data storica per la cooperazione globale Mentre lo sguardo del mondo era puntato sul grande show di Capitol Hill, il vero cambio della guardia si è svolto in una manciata di minuti sotto il sole tropicale della Florida. Fin là, al seguito di Donald Trump che ha rifiutato di partecipare all’insediamento del successore, ha viaggiato la Nuclear Football, la “valigetta nucleare” dove è contenuta l’antenna satellitare e la tessera magnetica con cui il capo della Casa Bianca può innescare un attacco atomico. Alle 12 in punto – mentre a Washigton, Joe Biden, pronunciava la solenne formula del giuramento –, quasi 1.500 chilometri più a sud, a Mar-a-Lago, i codici di attivazione sono stati annullati. E la borsa dai bordi arrotondati, ormai inoffensiva, ha fatto ritorno nella capitale insieme al militare addetto a seguire come un’ombra il presidente. In realtà, per questioni di sicurezza, esistono tre o quattro football, di cui una è assegnata al vice-presidente. Biden, dunque, senza attendere l’arrivo del volo dalla Florida, ha avuto la sua copia subito dopo aver proferito la formula di rito. Non è solo questione di cortesia istituzionale. I codici nucleari sono il baricentro del potere geopolitico del Commander in chief. E non solo. Sulla scatola d’acciaio, inguantata nella pelle scura della valigetta, poggia l’architettura strategica internazionale. Inserire la tessera e attivarla è in grado di innescare un effetto domino letale per buona parte o addirittura l’intera umanità. Certo, gli Stati Uniti non sono gli unici ad avere “la bomba”. Nel club atomico ci sono anche Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Pakistan, India, Israele e Corea del Nord, per un totale di 13.410 testate sparse per il pianeta. A cercare di impedire che siano sparate le une contro le altre, finora è stata la dottrina della deterrenza, ovvero la minaccia della distruzione reciproca. Un simile equilibrio risulta evidentemente precario. Opinione condivisa da 122 nazioni che il 7 luglio 2017, all’Assemblea generale Onu, hanno messo fuori legge gli ordigni nucleari.
Foto-Fonte: https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/un-mondo-senza-armi-nucleari-lobiettivo-adesso-pi-vicino