Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Rovigo–Verona–Venezia–Vicenza–Padova–Belluno
“Vietato oltrepassare l’area delimitata”: è il messaggio posto dai Carabinieri della Stazione di Cison di Valmarino sulla recinzione che perimetra il cantiere della chiesetta di San Marco, nel Comune di Revine Lago. Durante i lavori di restauro dell’edificio religioso, iniziati a inizio mese, è stato infatti rinvenuto un ordigno bellico, risalente alla Grande Guerra. La chiesetta è situata in un’area verde sul Col della Spina, in località San Marco (frazione di Revine) e fino al secolo scorso è sempre stata un punto di riferimento per le rogazioni primaverili, quando con una processione si invocava la protezione divina per i prodotti della terra Il complesso religioso comprende un piccolo campanile, utilizzato per richiamare i fedeli alle funzioni, mentre all’interno si trova l’altare con la pala di San Marco, opera di Giovanni Chiarel. Il restauro conservativo, richiesto dalla parrocchia di San Matteo Apostolo (con parere favorevole della Soprintendenza), avrebbe dovuto occuparsi (in circa una sessantina di giorni) della manutenzione straordinaria del tetto, assieme al restauro delle pareti interne ed esterne dell’edificio. Tutto per la cifra complessiva di 150 mila euro, l’80% dei quali coperti dai fondi Pnrr. A causa di questo rinvenimento, i lavori sono stati interrotti lo scorso 16 giugno e il giorno successivo è stata recapitata al Comune una nota in merito, da parte della Prefettura. Ora ci sarà da attendere per conoscere la data di intervento da parte degli artificieri (Genio Guastatori di Udine–Comando Forze Operative Nord di Padova). “Grazie alla sinergia con altre forze, era stata ipotizzata una data anticipata per l’intervento degli artificieri, che avrebbero dovuto arrivare ieri, lunedì 30 giugno – ha spiegato il sindaco di Revine Lago, Massimo Magagnin -. Abbiamo dovuto posticipare, in quanto serviva per quel giorno un’ambulanza con del personale medico che si fatica a trovare, in quanto le associazioni di soccorritori presenti sul territorio sono composte da volontari”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
Foto-Fonte: https://www.qdpnews.it/comuni/revine-lago/spunta-un-ordigno-bellico-dal-restauro-della-chiesetta/
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo