Esercito Italiano–Marina Militare
Verona–Rovigo–Vicenza–Venezia–Padova–Belluno
Le bombe emerse nel corso dei lavori di scavo per un allaccio alla rete fognaria. L’intervento degli artificieri per la bonifica e la loro rimozione. E poi la scoperta che gli ordigni bellici non sono solo presenti nella zona dello scavo, ma ben oltre. Per questo ora il Comune di Vittorio Veneto procederà, per il tramite di una ditta specializzata, ad una bonifica più estesa del suolo pubblico, quantificato in 100 metri quadrati. Succede in via Marzabotto, stradina che collega la chiesa di Santi Pietro e Paolo a via Martel. Qui da giugno un normale cantiere di Piave di Servizi per un allaccio di un privato alla rete fognaria, a seguito della scoperta dei residuati bellici è stato bloccato e di conseguenza la strada all’altezza dell’intersezione con via Martel è stata chiusa al transito dei mezzi. L’area da allora è tutta recitata. Ad inizio luglio quel cantiere stoppato aveva insospettito i residenti dopo che avevano notato l’arrivo di carabinieri e poi del personale dell’esercito. Era quindi emerso, come aveva confermato Piave Servizi, che «nel corso di lavori di un allaccio fognario ad un privato, sono stati rinvenuti dei residuati bellici – aveva spiegato a luglio la società titolare della rete idrica e del sistema fognario -. Al ritrovamento, il cantiere è stato immediatamente sospeso ed è stata data comunicazione ai carabinieri. Sono in corso le operazioni di bonifica da parte degli specialisti con la supervisione delle forze dell’ordine ma non è possibile, al momento, ipotizzare quanto dureranno». A seguire erano intervenuti per la bonifica il comando dei carabinieri congiuntamente con il 3° Reggimento genio guastatori. Ma in fase di accertamento, gli artificieri avevano rilevato che l’area da bonificare era ben più vasta di quella relativa allo scavo dell’allaccio. Da qui dunque la necessità ora di bonificare, con l’intervento di una ditta specializzata, l’intero incrocio tra le vie Marzabotto e Martel per una superficie di circa 100 metri quadrati. Qui saranno eseguiti scavi e trivellazioni nelle prossime settimane. L’intervento è già stato affidato dal Comune alla ditta veneziana Biotto per una spesa di 15.799 euro. Gli storici residenti del quartiere di Santi Pietro e Paolo non si sono sorpresi di questo ritrovamento: oltre mezzo secolo fa, nel corso degli scavi per costruire una abitazione sempre tra via Marzabotto e via Martel erano emersi residuati bellici e si era resa necessaria come oggi una bonifica.
Foto-Fonte: https://www.oggitreviso.it/scavano-spuntano-le-bombe-bonifica-su-100-metri-quadrati-au285-363723
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo




