Esercito Italiano–Marina Militare
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A metà aprile sono partiti i lavori di miglioramento sismico e riqualificazione energetica della scuola Primaria di via 26 Aprile. Dopo una prima fase di demolizioni, che ha interessato sia gli spazi esterni che interni – come la centrale termica, le recinzioni, le pavimentazioni esterne e interne e le tramezze – si sarebbe dovuti passare agli scavi per la realizzazione della nuova ala dell’edificio, destinata ad accogliere palestra, mensa e aule, oltre alla nuova centrale termica. Prima di procedere con gli scavi, però, erano previste indagini specifiche per verificare l’eventuale presenza di ordigni bellici nel cortile e lungo il perimetro della scuola. Questa precauzione era necessaria: dopo l’armistizio del 1943 e l’occupazione nazista del Nord Italia, l’edificio fu occupato dai tedeschi e divenne un presidio militare. La possibilità di ritrovamenti bellici non poteva essere esclusa. E infatti, mercoledì 11 giugno, intorno alle 11 del mattino, durante le attività di bonifica condotte dalla ditta specializzata Gap Service srl, è stata rinvenuta una granata in pessimo stato di conservazione.
La messa in sicurezza
L’ordigno è stato fatto brillare in sicurezza lo stesso giorno, alle 16, dagli artificieri di Milano. Oltre alla granata, sono emersi anche altri reperti militari, tra cui un casco e una gavetta, presumibilmente tedeschi, che il Comune potrà conservare. Nel frattempo, i lavori di bonifica bellica sono proseguiti, mentre quelli di sulla scuola sono stati temporaneamente sospesi per ragioni di sicurezza. Siamo ormai prossimi alla ripresa dei lavori: questione di pochi giorni, e la situazione sarà sbloccata, consentendo alla ditta Crb di riprendere le attività a partire dalla demolizione della palestra. «Il ritrovamento dell’ordigno, mercoledì mattina, ci ha colti di sorpresa: nonostante sapessimo che la scuola fosse stata occupata dalle forze naziste durante la Seconda guerra mondiale, trovare una granata nel cortile di una scuola, non è di certo un evento che ci si aspetta – ha spiegato l’assessore Marco Trementini – L’ordigno era sepolto a una profondità considerevole, circa un metro e quaranta sotto il piano campagna, e appena individuato abbiamo allertato le autorità, che sono intervenute con tempestività. Questa scoperta, per quanto inaspettata, conferma che stiamo lavorando scrupolosamente, seguendo le procedure necessarie per garantire la sicurezza e che le indagini preventive si sono dimostrate efficaci. Naturalmente, siamo consapevoli e preoccupati delle riperscussioni che questi imprevisti possono avere sull’andamento dell’intero cantiere: ogni giorno di ritardo può incidere sul rientro dei bambini nella loro scuola. Per questa ragione sono di fondamentale importanza la collaborazione tra gli enti, le imprese e i professionisti e il lavoro di coordinamento che sta svolgendo l’Ufficio Tecnico al fine di contenere i tempi e superare le difficoltà nel modo più rapido ed efficace possibile. Se non dovessero emergere ulteriori ostacoli, contiamo di poter riprendere i lavori già a partire dal 23 giugno».
Foto-Fonte: https://primabrescia.it/scuola/ristrutturazione-con-sorpresa-un-ordigno-bellico-a-scuola/
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo