Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Gli artificieri del 3° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito sono intervenuti, su richiesta della Prefettura di Gorizia, per la rimozione di numerosi ordigni residuati bellici, a caricamento chimico, che erano stati rinvenuti lungo l’argine del canale Locovaz, nel comune di Monfalcone (GO). Un nucleo Conventional Munition Disposal (CMD) del reggimento, in due distinte attività svolte il 27 marzo e il 1° aprile scorsi, aveva preventivamente riconosciuto e catalogato 170 granate d’artiglieria di vario calibro, caricate con aggressivi chimici, prive di congegno di attivazione (spoletta) e non lanciate, stoccandole sul luogo di ritrovamento in attesa dell’intervento del nucleo del Centro Tecnico Logistico Interforze Nucleare Biologico e Chimico (CETLI NBC) di Civitavecchia, unico ente nazionale autorizzato a intervenire su ordigni con tale caricamento. Nelle giornate del 6, 7 e 8 maggio infine, i due nuclei specialistici del 3° reggimento genio guastatori e del CETLI NBC, adottando ogni precauzione per l’incolumità della popolazione e la tutela ambientale, hanno operato in sinergia per la messa in sicurezza ed il successivo trasporto degli ordigni presso Civitavecchia, dove verranno definitivamente neutralizzati. È bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che, per forme e dimensione, possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento di bonifica. Il 3° reggimento genio guastatori di Udine, dipendente dalla Brigata “Pozzuolo del Friuli” di Gorizia, è l’unità dell’Arma del Genio che, sotto il controllo del Comando Forze Operative Nord di Padova, è incaricata quotidianamente di bonificare il territorio del Friuli Venezia Giulia e delle province di Treviso e Belluno dai residuati bellici dei due conflitti mondiali ancora esistenti.
FotoFonte: https://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/Rimozione-di-170-ordigni-a-caricamento-speciale-in-provincia-di-Gorizia.aspx
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo