Marina Militare–Esercito Italiano
Messina–Ragusa–Palermo–Catania–Trapani–Enna–Caltanissetta–Agrigento
Siracusa–Portopalo–Isola delle correnti
L’area di mare antistante l’Isola delle correnti è stata interdetta temporaneamente dalla Capitaneria di porto per il rinvenimento di un presunto residuato bellico.La segnalazione è avvenuta nei giorni scorsi, quando è stato registrato da un cittadino un ritrovamento a 6 metri di profondità che potrebbe essere un ordigno bellico risalente alla Seconda guerra mondiale. In attesa dell’intervento di bonifica da parte del personale artificiere specializzato, è stato vietato ogni tipo di attività marittima all’interno di un raggio di 50 metri dal punto indicato. Nello specifico, l’ordinanza proibisce la navigazione, l’ancoraggio, la sosta e ogni manovra di ormeggio o disormeggio, oltre a qualsiasi altra attività in mare non espressamente autorizzata. La misura è stata adottata come azione precauzionale per tutelare la sicurezza della navigazione e l’incolumità pubblica. L’ordinanza resterà in vigore fino al completamento delle operazioni di verifica e messa in sicurezza.
FotoFonte: https://siracusapress.it/attualita/portopalo-ordigno-bellico-in-mare-interdizione-allisola-delle-correnti/
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo