Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Cuneo–Novara–Vercelli–Verbano-Cusio-Ossola–Alessandria–Biella–Asti
Un ordigno bellico risalente alla prima guerra mondiale è stato scoperto in una baita diroccata sulle montagne di Giaglione, in località Santa Chiara, a un’altitudine di circa 1.500 metri. Si tratta di un proiettile di artiglieria del calibro di 150 millimetri, che è stato immediatamente segnalato dal proprietario dell’edificio. È stato fatto brillare ieri, giovedì 29 maggio 2025, grazie a un’operazione congiunta che ha coinvolto i militari del 32° reggimento genio guastatori degli alpini con sede a Fossano, (Comando Truppe Alpine Bolzano) specialisti nella bonifica di ordigni esplosivi, i carabinieri della compagnia di Susa, il corpo militare della Croce Rossa Italiana e il Comune, che ha gestito le operazioni propedeutiche allo scoppio in sicurezza. Dall’Unione Montana Alta Valle Susa, il commento è stato chiaro e rassicurante: “Le montagne fortunatamente non sono più teatro di guerra da molto tempo, ma comunque bisogna sempre prestare attenzione e qualora si ritrovino oggetti metallici sospetti, segnalare immediatamente ai carabinieri, come è stato fatto in questo caso, risoltosi positivamente”.
FotoFonte: https://www.torinotoday.it/cronaca/ordigno-bellico-giaglione-29-maggio-2025.html
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo