Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Torino–Novara–Vercelli–Verbano-Cusio-Ossola–Alessandria–Biella–Asti
Il Corpo Militare Volontario CRI della Croce Rossa di Cuneo, con la collaborazione del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano, (Comando Truppe Alpine Bolzano) organizza sabato 17 maggio alle 10.30, presso il salone del primo piano della sede Cri di Cuneo di piazzale della Croce Rossa Italiana, zona campo di atletica, un incontro informativo gratuito e aperto a tutta la cittadinanza sul tema: “Rischio connesso al ritrovamento di ordigni bellici inesplosi in Provincia Granda. Un’occasione preziosa per approfondire un tema di grande attualità e spesso sottovalutato: la presenza di ordigni risalenti ai conflitti mondiali ancora rinvenibili sul territorio e le corrette modalità di comportamento in caso di ritrovamento. Interverranno: Giovanni Comoglio (vicepresidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ANVCG) e Cataldo Braccio, promotore di pace ed ex Capo Artificiere del 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano – Esercito Italiano. L’incontro, della durata di circa un’ora e mezza, è pensato sia per i soccorritori sia per i cittadini comuni, con l’obiettivo di fornire strumenti di conoscenza e consapevolezza sui comportamenti corretti da adottare per tutelare la propria sicurezza e quella degli altri. L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti, e non è necessaria prenotazione.
FotoFonte: https:/ /2025/05/14/laguidaordigni-bellici-inesplosi-un-incontro-per-conoscere-i-rischi/
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo