Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Bombe e ordigni della Prima e Seconda Guerra mondiale nel lago di Garda: è ciò che hanno trovato nei giorni scorsi al largo di Torbole gli artificieri dell’esercito e i subacquei della Marina Militare. Nello specifico, sono otto gli ordigni individuati e recuperati nel lago che, tra le altre cose, si appresta ad essere preso d’assalto dai turisti con l’arrivo della bella stagione (e ciò, di fatto, lo ha reso più sicuro). Si tratta di quattro bombe a mano della Prima Guerra mondiale, due bombe da fucile modello “Zeitzunder Grenade” e due proietti d’artiglieria del Secondo conflitto, tutti distrutti dagli uomini del Secondo 2° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina “Julia” (Comando Truppe Alpine Bolzano)
I casi di Caldonazzo e San Michele all’Adige
Quanto accaduto a Torbole non è un caso isolato, va detto. Tra gennaio e marzo, infatti, dal lago di Caldonazzo sono stati recuperati e distrutti rispettivamente 16 bombarde da 120 millimetri e una da 90, oltre a 30 colpi d’artiglieria da 100 millimetri, tutti del periodo ‘15-’18. Nell’alveo del fiume a San Michele all’Adige, sono invece stati individuati dei tubi esplosivi.
FotoFonte: https://www.trentotoday.it/cronaca/bombe-lago-garda-torbole.html
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo