Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Territoriale Sud (COMTER Sud Napoli)–Comando Territoriale Nord (COMTER Nord Padova)
Nell’ambito della “Settimana nazionale della protezione civile”, in prefettura a Chieti si è svolta una riunione durante la quale sono state illustrate le modalità di disinnesco e brillamento di ordigni residuati bellici rinvenuti in provincia, attività condotta da personale specializzato dell’Esercito Italiano, in particolare dall’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, (Comando Territoriale Sud-COMTER Sud Napoli) territorialmente competente per l’Abruzzo, che ha avuto modo di illustrare le procedure seguite in occasione della neutralizzazione di ordigni. La scelta della tematica del disinnesco di ordigni residuati bellici deriva dall’elevato numero di interventi condotti nella provincia di Chieti, 29 solo nel corso nell’anno 2025, la maggior parte classificati “semplici” dall’Esercito inerente due rinvenimenti, entrambi di bombe d’aereo di fabbricazione inglese scoperte a Palena e Miglianico, rispettivamente il 19 giugno e 21 luglio scorsi, che hanno, invece, richiesto una maggiore attenzione da parte degli attori istituzionali, in quanto qualificati come “complessi” dal Genio Guastatori. In quelle occasioni, difatti, la dimensione degli ordigni e la loro ubicazione, a ridosso dei centri abitati dei due Comuni, ha reso necessaria l’evacuazione dei cittadini dall’area classificata come “zona di rischio”, con la conseguente attivazione del Centro coordinamento soccorsi in prefettura, del Centro operativo comunale nei Comuni interessati e l’emanazione di un’ordinanza prefettizia nella quale sono confluite tutte le misure adottate per la gestione, in totale sicurezza, degli interventi di despolettamento e successivo brillamento, incluse le iniziative intraprese a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, della pubblica e privata incolumità e in materia di viabilità. All’incontro hanno partecipato, in modalità mista, sindaci e rappresentanti dei Comuni di Chieti, Lanciano, Fossacesia, Vasto, San Salvo, Miglianico, Palena, Casalbordino, Santa Maria Imbaro, Ortona, Bucchianico e San Giovanni Teatino, oltre ai vertici delle forze dell’ordine, della Capitaneria di porto di Ortona, del comando militare Abruzzo-Molise, dell’Ufficio documentale dell’Esercito di Chieti e i rappresentanti dei vigili del fuoco, della polizia stradale, della Asl02, del 118 e di Enel e Tim e anche gli studenti di due classi quarte dell’istituto “Galiani De Sterlich” di Chieti. “L’organizzazione delle attività propedeutiche all’evacuazione della cittadinanza di Palena e Miglianico, la predisposizione della cornice di sicurezza per lo svolgimento delle operazioni di disinnesco, inclusa l’assistenza sanitaria ai militari dell’11° Reggimento, hanno costituito, grazie alla sinergia e collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, una best practice che si è ritenuto di condividere durante l’incontro odierno con i sindaci della provincia e con gli studenti, nell’ottica di diffondere indicazioni utili e agevolare eventuali successive operazioni di disinnesco, laddove dovessero essere rinvenuti, sul territorio, ordigni di dimensioni tali da richiedere un intervento complesso, analogo a quelli già condotti la scorsa estate. L’incontro – fa sapere la prefettura in una nota – è stato anche occasione per i sindaci di Palena e Miglianico di rinnovare i ringraziamenti a tutti i soggetti che hanno supportato i Comuni durante l’evacuazione ed il brillamento degli ordigni e per l’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia di sottolineare la grande disponibilità e l’accoglienza ricevuta da tutta la popolazione dei due Comuni durante lo svolgimento delle attività di competenza”.
Foto-Fonte: https://www.chietitoday.it/attualita/disinnesco-ordigni-bellici-2025-provincia-interventi-prefettura.html
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo




