Esercito Italiano–Marina Militare
Reggio Calabria–Crotone–Cosenza–Vibo Valentia
L’ordigno è stato ritrovato a Cicala, in provincia di Catanzaro, da Dario giovane che abita nel comune presilano. Il ragazzo, mentre stava svuotando un vecchio magazzino di famiglia, insospettito dalla forma dell’oggetto, ha immediatamente avvisato i Carabinieri, che sono intervenuti sul posto. Come da prassi, è stato richiesto anche l’intervento degli artificieri, che hanno verificato la natura dell’ordigno in totale sicurezza. Per alcune ore, nella giornata odierna di martedi 7 ottobre 2025, si è creato un po’ di comprensibile preoccupazione tra i residenti. Ma la preoccupazione si è dissolta immediatamente quando si è scoperto che l’oggetto era in realtà un ordigno inerte, una bomba del 1970, “super Energa”, ha rilevato Dario che forse è stata «usata per esercitazioni militari, cioè roba degli anni ’70, comunque c’ha 50 anni, io però ho immaginato che il vecchio proprietario, che era un anziano, l’abbia trovata e custodita, tra l’altro la casa è stata abbandonata per circa 15 anni». Fortunatamente, quindi, nessun pericolo reale. L’episodio si è concluso con un grande sospiro di sollievo e con la soddisfazione per la prontezza di Dario artista e tatuatore di Cicala , che ha agito con senso di responsabilità evitando rischi inutili.
Foto-Fonte: https://www.ilreventino.it/cicala-ritrovato-presunto-ordigno-bellico-in-un-magazzino-era-un-falso-da-esercitazione/
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo




