Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
A Molfetta è terminata l’operazione di bonifica da ordigni bellici nell’area del nuovo scalo portuale. L’intervento è durato due giorni. Gli artificieri dell’11° reggimento genio guastatori (Comando Forze Operative Sud di Napoli) dell’Esercito Italiano, in collaborazione con il Nucleo Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, articolazione del Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin della Marina Militare, hanno individuato, recuperato e neutralizzato 10 bombe d’aereo da 30 libbre con caricamento speciale di tipo incendiario, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Il complesso intervento è stato svolto sotto il coordinamento della Prefettura di Bari, che ha garantito il raccordo tra le diverse componenti civili e militari coinvolte, assicurando l’efficacia operativa e il rispetto delle misure di sicurezza previste. Per assicurare l’incolumità della popolazione durante le operazioni, infatti, è stata istituita un’area di interdizione temporanea di 200 metri in mare e, al momento del brillamento, effettuato in una cava autorizzata nell’entroterra, è stata applicata un’ulteriore interdizione di 200 metri via terra. Grazie alla corretta e organizzata applicazione di queste misure, l’intervento si è svolto senza causare disagi alla navigazione, alla mobilità o alle attività dei residenti.
FotoFonte: https://www.baritoday.it/attualita/bonifica-ordigni-bellici-porto-molfetta.html
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo