Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Un imponente ordigno residuato della Seconda Guerra Mondiale è stato rinvenuto nell’area dell’aeroporto “Panero” di Villanova d’Albenga. Da un primo sopralluogo risulterebbe trattarsi di una bomba statunitense da 1000 libbre: un peso rilevante, se si considera che solo una cinquantina di esemplari di questo calibro furono sganciati nei raid aerei americani sull’Italia. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli artificieri, già fatti arrivare sul posto. L’ordigno è emerso nel corso delle operazioni di bonifica condotte da ABC Services, azienda fiorentina specializzata nella bonifica di ordigni esplosivi residuati bellici (V Reparto Infrastrutture Padova). La vasta area dello scalo – storicamente bersagliata dai bombardamenti alleati – è al centro di un’ispezione preventiva prima dell’avvio dei lavori di potenziamento infrastrutturale dell’aeroporto villanovese. Verifiche che riguardano complessivamente circa 170 mila metri quadri. Nelle tre settimane di controlli finora svolte, sono già emerse due bombe a grappolo. L’ordigno scoperto oggi giace a quattro metri di profondità ed è di dimensioni tali da confermare l’ipotesi del peso di circa 450 chili. Il ritrovamento di numerosi crateri nell’area testimonia come, nello scorcio dell’ultimo conflitto mondiale, questo tratto del Ponente ligure fosse un obiettivo strategico per i bombardieri. Gli artificieri (32-esimo Reggimento Genio Gustatori Fossano–Comando Truppe Alpine Bolzano) sono al lavoro per mettere in sicurezza il perimetro di ritrovamento: provvederanno al brillamento controllato dell’ordigno in regione Martinetto, presso la cava.
Foto-Fonte: https://www.savonanews.it/2025/06/25/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/bomba-da-1000-libbre-allaeroporto-di-villanova-dalbenga-artificieri-al-lavoro-sul-residuato-belli.html
Vademecum
Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo