Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Ancora presunti ordigni bellici nel porto di Molfetta

Categories: Bonifica perché

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Bari-Molfetta

La Capitaneria di Porto di Molfetta ha emesso un’ordinanza di interdizione di una porzione del bacino portuale a seguito del rinvenimento di presunti ordigni bellici. Il provvedimento, firmato dal Comandante del porto e Capo del Circondario Marittimo, è scattato a seguito di una segnalazione della società SOGELMA S.r.l., impegnata in operazioni di ricognizione e bonifica. Durante le attività subacquee, la società ha individuato materiale sospetto, presumibilmente residuati bellici, all’interno dello specchio d’acqua portuale. La scoperta è stata tempestivamente comunicata alla Prefettura di Bari e al Nucleo SDAI Taranto (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare, competente per le operazioni di verifica e bonifica. L’ordinanza – in vigore con decorrenza immediata – limita fortemente l’attività marittima all’interno dell’area circostante i presunti ordigni. È consentita solo la navigazione strettamente necessaria per raggiungere gli ormeggi, con l’obbligo per i comandanti di mantenere un ampio margine di sicurezza rispetto alle coordinate indicate (allegate all’ordinanza). Sono vietate tutte le forme di pesca e le immersioni subacquee nelle zone interessate, per tutelare la pubblica incolumità e garantire condizioni di sicurezza agli operatori impegnati nella bonifica. Il provvedimento, adottato in virtù delle norme del Codice della Navigazione e del relativo Regolamento di esecuzione, resterà in vigore fino al completamento delle operazioni di messa in sicurezza dell’area. Chiunque violi le disposizioni contenute nell’ordinanza sarà soggetto a sanzioni, oltre a essere ritenuto responsabile per eventuali danni a persone o cose.

FotoFonte: https://www.molfettaviva.it/notizie/ancora-presunti-ordigni-bellici-nel-porto-di-molfetta-c-e-l-ordinanza/

Vademecum

Può capitare di imbattersi in situazioni come quella appena descritta. E la domanda è: cosa si deve fare? Chiunque veda un ordigno o qualcosa che tale sembra deve segnalarlo alla polizia di Stato o ai carabinieri o alla Guardia di finanza. Deve evitare di toccarlo laddove appare scoperto. Gli artificieri dell’Esercito ricordano a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano sembrare un ordigno esplosivo o parti di esso, «che essi possono essere molto pericolosi. Non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Se ne deve denunciare, invece, immediatamente il ritrovamento per consentire l’intervento degli specialisti dell’Esercito».

EDUCAZIONE AL RISCHIO

Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali 

Valle d’AostaPiemonteLiguriaLombardia Trentino-Alto AdigeVeneto,

Friuli-Venezia GiuliaEmiliaRomagnaToscana UmbriaMarcheLazioAbruzzo,

MoliseCampaniaPugliaBasilicataCalabriaSiciliaSardegna

Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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