Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Vittime civili, “Fermate le bombe sulle zone abitate”: la prima Giornata Nazionale dedicata

Categories: Editoriali

di MARIA CRISTINA FRADDOSIO

ROMA – “La sublimazione di un grande riconoscimento dopo 70 anni di attività”. Michele Vigne, vicepresidente vicario dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di guerra, ANVCG, ha definito così la 1° Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. Istituita nel 2017, è stata celebrata lo scorso primo febbraio a Roma, presso la Scuola di perfezionamento per le forze di polizia. L’ANVCG, fondata durante la Seconda Guerra Mondiale, è impegnata a livello nazionale e internazionale nella protezione delle popolazioni civili coinvolte in guerre e conflitti armati. Durante il convegno “Stop alle bombe sui civili”, patrocinato dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero della Difesa, sono intervenuti numerosi relatori nazionali e internazionali focalizzandosi sulle iniziative per la protezione delle popolazioni civili. I network internazionali. Tra questi, Susy Snyder, membro di ICAN, la campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2017, che ha denunciato “l’uso di armi progettate per attaccare i civili”. Per questo ha sottolineato l’importanza della condivisione delle esperienze per conoscere gli impatti di armi talvolta anche molto piccole ma con effetti catastrofici. “Dobbiamo lavorare con i governi” ha concluso sostenendo che “insieme possiamo prevenire”. Tra i relatori internazionali era presente anche Laura Boillot, coordinatrice di INEW, il network internazionale sulle armi esplosive, che ha ricordato che “10 mila civili muoiono ogni anno per esplosioni in aree popolate e sono 70 i paesi al mondo dove si registrano incidenti di questo tipo”. “Il dato preoccupante che emerge dai nostri studi” – ha aggiunto – “è che il 91% delle vittime di tali armi in aree popolate sono civili”. Focus sull’Italia. Un’analisi su quanto realizzato dal nostro paese è stata illustrata da Alessandro Cortese, vicedirettore generale per gli Affari Politici e direttore centrale per la Sicurezza presso il Ministero degli Affari Esteri: “L’Italia si muove secondo più direttrici e in più fori. Partecipa alla campagna Stop Bombing Civilians e agisce per la prevenzione dei conflitti e l’assistenza alle vittime, anche attraverso un programma di sminamento umanitario”. Il ruolo della società civile nella battaglia contro l’uso delle mine è stato fondamentale per la messa al bando nel nostro paese di cui ha parlato Giuseppe Schiavello, direttore della Campagna italiana contro le mine raccontando quanto sia cambiata la posizione dell’Italia dal 1994 ad oggi. Da figurare tra i primi produttori a un ruolo di leadership a difesa dei diritti umani in questo ambito. Dati e testimonianze. Tuttavia – ha denunciato Michele Vigne – “dalla mappatura che ANVCG realizza in collaborazione con il Ministero della Difesa, si registrano sul territorio nazionale 60 mila ordigni bellici inesplosi” di cui lui stesso ne è stato vittima. Presente anche Nicolas Marzolino, un ragazzo oggi ventenne che cinque anni fa ha perso la vista e una mano a causa dell’esplosione di una mina antiuomo. ANVCG monitora anche a  livello internazionale le vittime civili dei conflitti attraverso un sito informativo, L’Osservatorio (http://losservatorio.org/it/chi-siamo), coordinato da Corrado Quinto. Solo nel 2016 sono state registrate oltre 45mila vittime e il più alto numero di civili colpiti è concentrato in Siria, Iraq, Yemen, Afghanistan e Turchia.

Fonte: http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2018/02/17/news/vittime_civili_fermate_le_bombe_sulle_zone_abitate_la_prima_giornata_nazionale_dedicata-189095396/

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