Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Un anniversario: il 70° del primo bombardamento di Empoli

Categories: Bonifica perché

di Claudio Biscarini

Ci stiamo rapidamente avvicinando (manca poco più di un mese) al 70° anniversario del primo bombardamento di Empoli del 26 dicembre 1943. Mi permetto, a questo proposito, di fare una proposta: perché non riproporre alla cittadinanza quei pannelli della mostra che, con la collaborazione della Associazione Pro Empoli e dell’Amministrazione Comunale, venne presentata nel 1988? Si trattava della riproduzione delle immagini che avevo trovato presso i National Archives di Washington, che furono ingrandite, con l’aggiunta di pannelli di documenti coevi. Con Giuliano Lastraioli, preparammo anche un catalogo che ebbe un discreto successo. Purtroppo, però, di quei pannelli ho perduto le tracce. Erano stati depositati, se non ricordo male, presso l’Archivio Storico Comunale quando si trovava in Piazza Farinata e era gestito da Libertario Guerrini, socio anche della Pro Empoli. Poi, non ne ho saputo più niente e spero che siano ancora fruibili, ma a questa speranza occorrerebbe una risposta da chi attualmente li detiene.
Una immagine venne donata, con una cerimonia pubblica, alla locale stazione ferroviaria e posta dentro la sala d’aspetto. Purtroppo durò poco: inspiegabilmente sparì nella “Nacht und Nebel” durante, pare, dei lavori.
E già che ci siamo, vorrei rammentare alle istituzioni cittadine che il 2014 vedrà un fiorire di iniziative, da parte anche di Amministrazioni Comunali a noi prossime, per ricordare la liberazione da parte degli eserciti Alleati dell’Italia centrale. Il Comune di Empoli non ha mai brillato per commemorare i soldati indiani, scozzesi, americani, inglesi, sudafricani  ma soprattutto neozelandesi che fecero abbandonare ai tedeschi l’ultima testa di ponte che avevano a sud dell’Arno, il centro di Empoli. Eppure, alcuni di loro dormono l’ultimo sonno nel Commonwealth War Cemetery del Girone o nell’American War Cemetery and Memorial dei Falciani.  E il prossimo anno? Tutto sotto silenzio ancora una volta? Vogliamo proprio sperare di no.
Fonte:
empoli-cascine
empoli-via-del-giglio

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