Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Trimelone, riparte la bonifica dell’isolotto bunker

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Le operazioni di bonifica riprendono dopo la sospensione estiva e sono condotte dagli uomini del Nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Ancona. L’Ispettorato di Porto ha stabilito divieti di immersione, circumnavigazione, pesca e approdo all’isola. Il sindaco Davide Benedetti ha postato sulla sua pagina Facebook: «Riparte l’attività per queste due settimane estremante importanti per il futuro dell’isola! La preziosa attività della Marina Militare e del Genio Guastatori attraverso il coordinamento della Prefettura, sotto l’indispensabile sorveglianza dei Carabinieri della stazione di Malcesine e della Motovedetta di Torri, sono tutti elementi fondamentali per la buona riuscita delle operazioni. Ci aspettiamo molto da questa bonifica, per ora buon lavoro e grazie per quanto avete fatto e state facendo per Brenzone!». L’obiettivo è avere la certificazione della bonifica e quindi una potenziale fruibilità del suolo dell’isola. Ma è ancora presto per considerazioni in proposito. «È ancora prematura – ha dichiarato Benedetto al quotidiano L’Arena – ogni considerazione, visto che sono quasi 15 anni che lavoriamo. Pertanto non vedo l’ora di accarezzare questo risultato epocale e definitivo per la nostra comunità». Ha aggiunto il sindaco: «Per il futuro dell’isola le idee sono molte, forse troppe. Sicuramente il Trimelone avrà una valenza turistica: è in una posizione strategica e sarà importante trovare un giusto equilibrio per fare in modo che possa diventare un’attrazione visitabile tutto l’anno». La scorsa primavera, dal 6 maggio al 24 maggio, avevano operato qui i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso i Nuclei SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona, Taranto e La Spezia. Le immersioni pianificate e condotte intorno all’isola hanno permesso di ispezionare un’area di fondale compresa tra la superficie ed i 12 metri di profondità e di rimuovere un totale di 1.035 ordigni esplosivi di varia tipologia e 69 proiettili di piccolo calibro, che sono stati passati in consegna agli artificieri del 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti di Legnago della brigata Folgore dell’Esercito Italiano, che hanno provveduto alla loro distruzione in cava. L’isolotto del Garda veronese, lungo 220 metri, situato a 300 metri dalla riva, quasi di fronte alla località Assenza, nel 1909 venne adibito a deposito munizioni. Poi, a partire dagli anni Trenta, le strutture sull’isolotto vennero utilizzate da un’impresa privata per lo scaricamento di materiale esplosivo di origine bellica. Quest’isola è stata per molti decenni militarizzata ed adibita a polveriera naturale. La notte del 5 ottobre 1954 un’esplosione uccise il guardiano e provocò la dispersione in acqua di tonnellate di pericoloso materiale bellico. Il botto fu così violento da proiettare rocce e manufatti del peso di oltre 15 tonnellate nel lago, depositando su tutto il fondale attorno all’isola migliaia di ordigni e casse di esplosivo di ogni tipo. Venne quindi emesso un divieto di accesso, navigazione, balneazione, immersione e pesca che riguarda l’isola e l’immediato circondario. Ma non tutti rispettano il divieto di approdo. C’è chi, a proprio rischio, va alla collezione di reperti. Attualmente le operazioni di bonifica sono completate per quanto riguarda la superficie ed i fondali fino ad una decina di metri di profondità ed hanno portato al ritrovamento di migliaia di ordigni, fra cui alcuni proiettili a caricamento speciale. Ora si dovrebbe rimediare in via definitiva alla situazione. La questione della pericolosità di questo luogo torna periodicamente alla ribalta. Da anni il Comune di Brenzone ne chiede la bonifica (particolarmente costosa), ma le istituzioni si rimpallano la questione. Una volta ultimati i lavori, potrebbe riprendere sostanza il progetto dell’amministrazione comunale di adibire l’isola a museo sulla Grande Guerra.

Foto-Fonte: https://www.gardapost.it/2019/11/06/trimelone-riparte-la-bonifica-dellisolotto-bunker/

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