Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

TRA MEMORIA E SOLIDARIETÀ. 2 Dicembre 1943: inferno su Bari

Categories: Editoriali

Giovedì 7 Dicembre 2017, con inizio alle ore 10.00, si è tenuto, nella Sala Consiliare del Palazzo della Città Metropolitana di Bari, il terzo convegno del ciclo “Tra memoria e solidarietà”, intitolato: “2 Dicembre 1943: inferno su Bari”. L’evento è stato organizzato dal Dipartimento Ordigni Bellici Inesplosi dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus, in collaborazione con il Comune e la Città Metropolitana di Bari e l’Associazione culturale “Virtute e Canoscenza”, a commemorazione del 74° anniversario del bombardamento subito da Bari il 2 dicembre 1943, durante il quale gli aerei tedeschi della Luftwaffe affondarono nel porto diciassette navi. Tra di esse, la statunitense “John Harvey”, che esplose, provocando conseguenze drammatiche per la città, a causa della fuoriuscita dell’iprite segretamente custodita nelle sue stive, un gas letale, messo al bando dalla Convenzione di Ginevra del 1925. Gremita la sala da più di 100 studenti dei seguenti istituti, accompagnati da loro docenti: I.I.S.S. Gorjux-Tridente-Vivante (Sede Vivante) e I.I.S.S. “Elena di Savoia” di Bari, I.P.S.I.A. “Vespucci” e Liceo scientifico “Einstein” di Molfetta. Tra il pubblico, numerosi autori antologizzati e studiosi e appassionati di storia locale. Nella veste di moderatore, il dott. Waldemaro Morgese, scrittore, editorialista e giornalista, il quale ha esaltato il suo ruolo con pertinenti interventi, puntuale espressione della sua competenza e sensibilità. Addetta all’accoglienza, Paola Potenza, efficiente e disponibile collaboratrice dell’organizzazione. I lavori sono stati aperti dalla mia relazione, quale Presidente dell’Associazione culturale “Virtute e Canoscenza” e Membro del Dipartimento O.B.I., sulla significativa azione di solidarietà a favore di Amatrice, con lo scopo di farne rinascere la biblioteca, realizzata per mezzo dell’antologia “100 Voci per Amatrice e…”, da me stessa curata e patrocinata dall’ANVCG. Particolare emozione hanno suscitato in sala le immagini relative alla recente visita di autori ed esponenti dell’associazione, me compresa, alla cittadina laziale distrutta dal terremoto. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Provinciale ANVCG, Luigi Nacci, e del senatore Giovanni Procacci, si è quindi entrati nel vivo dell’argomento con l’interessante contributo del Presidente della sezione barese dell’Associazione Marinai d’Italia, Pasquale Trizio, supportato dalla proiezione di importanti documenti storici sulla tragedia e sulla parte avuta dalla marineria, in quella circostanza e non solo, quale responsabile della logistica in tempo di guerra. In rappresentanza del Sindaco di Bari, è successivamente intervenuto il Consigliere Michelangelo Cavone, con parole di plauso all’organizzazione e ricordi familiari legati alla vicenda, accompagnati da un accorato invito ai giovani a far tesoro degli insegnamenti che la storia può darci. A memoria della giornata, sono state consegnate al Consigliere due targhe, intestate rispettivamente al Comune e alla Città Metropolitana di Bari. Il clou del convegno è stata la presentazione del libro “TOP SECRET Bari 2 Dicembre 1943”, ad opera dello stesso autore, Francesco Morra, documentarista, soggettista e cosceneggiatore dell’omonimo documentario, prodotto dalla “SD Cinematografica” di Roma e trasmesso da RAI 3. Morra ha inquadrato gli avvenimenti dal punto di vista storico, con il prezioso supporto di documenti originali, da lui stesso consultati, durante la lunga e minuziosa ricerca che ha preceduto la stesura del libro. Lo scrittore ha letteralmente avvinto l’uditorio, enfatizzando il mistero che ha avvolto e ancor oggi avvolge la vicenda, per lungo tempo rimasta coperta dal segreto militare, a causa appunto della presenza dell’iprite, e stigmatizzando gli errori e le omissioni che ne hanno amplificato la gravità. Il pubblico è stato emotivamente coinvolto dal racconto delle sofferenze patite dalle oltre mille vittime, tra i militari inglesi e americani imbarcati sulle navi, i marinai e i portuali, nonché gli abitanti stessi di Bari. Il raid aereo infatti colpì non solo il porto ma anche, forse erroneamente, diversi punti della città, provocando crolli e allagamenti e decine di morti, molti dei quali furono bambini. Vista la consistente presenza di ragazzi provenienti da Molfetta, Morra ha inoltre fatto frequenti riferimenti ad accadimenti bellici riguardanti la cittadina pugliese. Conclusa la presentazione, ha espresso le sue considerazioni la scrittrice Amalia Mancini, presente in sala e sollecitata ad intervenire dal moderatore, perché autrice del romanzo “Verranno i giorni della pace”, ambientato in quello stesso periodo. Ampio spazio è stato infine riservato alle domande del pubblico, che sono state numerose e puntuali, a conferma dell’interesse suscitato dal convegno e dell’attenzione con cui è stato seguito, ancor più da apprezzare, se si considera la preponderante giovane età degli ascoltatori. Possono dirsi dunque felicemente realizzati gli obiettivi che il ciclo si propone: approfondire la conoscenza di avvenimenti storici locali, inserendoli in un contesto globale, e avvicinare alla storia, quella che spesso non compare nei manuali, soprattutto le giovani generazioni, perché non debbano ripetersi gli errori del passato e perché i ragazzi di oggi possano divenire protagonisti consapevoli del nostro futuro.

Presidente A.c. “ Virtute e Canoscenza”

Prof.ssa Santa Vetturi

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