Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Tirano su l’ancora, pescano un ordigno bellico

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Imbattersi in residuati bellici non è cosa particolarmente ardua nel comprensorio spezzino, teatro di copiosi bombardamenti e scontri nel corso della Seconda guerra mondiale vista la posizione strategica e la presenza dell’arsenale. Tant’è che non passa anno che non sia necessario far brillare qualche ordigno o proiettile inesploso, in terra o in mare. E spesso, quando c’è da fare qualche scavo per realizzare un’infrastruttura, vengono affidati sondaggi per verificare la presenza di ‘bombe’ in modo da darci dentro di ruspa senza rischiare di risvegliare il carico letale degli aggeggi bellici. Ma se il rinvenimento di anticaglie guerresche – con tutto il loro potenziale distruttivo – non è evento raro (nemmeno comune, per carità), il ritrovamento che si è verificato oggi pomeriggio nel golfo ha senz’altro dell’originalità. Dei ragazzi a bordo di una barca nei pressi dell’isola del Tino, infatti, nel recuperare l’ancora hanno tirato su, assieme a questa, anche un oggetto il cui aspetto lasciava pochi dubbi: si trattava di un residuato bellico, probabilmente un ordino inesploso. Correttamente, i ‘pescatori’ hanno allertato la Capitaneria di porto. Dopo essersi consultati con Largo Fiorillo, hanno lasciato lì l’ancora con il presunto ordigno attaccato, segnalati da un parabordo, cioè uno di quei corpi posti a protezione delle fiancate dei natanti. Un parabordo al quale è naturalmente severamente sconsigliato di attaccarsi per ovvie ragioni di sicurezza. La Capitaneria spezzina, confermando a CDS come sono andati i fatti, spiega che tutte le autorità competenti sono informate e che nel più breve tempo possibile la grana bellica sarà affrontata. In serata, come preventivabile, è arrivata l’ordinanza della Capitaneria che “nella zona di mare avente raggio circolare 500 metri centrato nel punto” in cui è stato rinvenuto il presunto ordigno (vedi immagine) “dalla data odierna e fino a termine esigenze, è interdetta la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la pesca nonché qualsiasi altra attività marittima anche subacquea estranea alle operazioni di brillamento”. N.R.

Foto-Fonte: http://www.cittadellaspezia.com/Golfo-dei-Poeti/Cronaca/Tirano-su-l-ancora-pescano-un-ordigno-bellico-293333.aspx

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Autorità Portuali 

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