Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

The names of death

Categories: Editoriali

In Afghanistan nel territorio della Provincia di Nangarhar, un bus trasporta persone decise a rientrare nelle proprie cittadine. Ma il mezzo di trasporto pressa una mina. L’ordigno esplode assassinando 7 civili tra cui una donna e tre bambini. Notizia comunicata anche dal Ministero dell’Interno. L’United Nations Assistance Mission In Afghanistan, (UNAMA), conferma che 84% delle vittime da Ied sono i bambini. In Somalia, area Lower Shabelle l’esplosione di due mine uccidono tre persone anche in questo caso tra le vittime due donne. Al Shabaab conferma l’attentato. In Siria a Raqqa, nel comprensorio di Al Heisha due residenti muoiono per aver causato la detonazione di un ordigno improvvisato. Nel Governatorato di Aleppo in Al Bab, tre civili, madre, padre, bambino subiscono l’esplosione di una mina improvvisata. In Iraq ad Al Khalis un’auto bomba provoca la morte di nove residenti e il ferimento di altri 20. A riferirlo la rete televisiva al-Sumaria. Tutto ciò, mentre i terroristi continuano ad attaccare i convogli umanitari carichi di farmaci, prodotti alimentari. La gente fugge, scappa, da bombe, mine, corre via da ricordi di famigliari che non esistono più, fuggono adulti e bambini, i nuclei famigliari si disperdono, si cercano, qualche volta si ritrovano a bordo di un barcone, altre volte non si riuniranno mai più. g.l.

Foto: jrseurope.org

The names of death

In Afghanistan in the province’s territory of Nangarhar, a bus transports people determined to get in their own towns. But the means of transport presses a mine. The device explodes killing 7 civilians, including a woman and three children. News announced by the Ministry of The Interior, too. The United Nations Assistance Mission In Afghanistan, (UNAMA), confirms that 84% of victims by Ied are children.  In Somalia, in site Lower Shabelle, the explosion of two mines kills three person, including two women. Al Shabaab confirms the attack. In Siria in Raqqa, in the district of Al Heisha two inhabitants die because of the explosion of an improvised device. In the governorship of Aleppo in Al Bab, three civilians, mother, father, child undergo the explosion of an improvised mine. In Iraq in Al Khalis a car bomb causes the death of nine inhabitants and terror in other 20. Al-Sumaria television channel reports the news. All this happens while terrorists carry on attacking humanitarian convoys containing drugs and food. People run away from bombs, mines, memory of a family who does not exist anymore. Adults and children escape, families break, but always looking for themselves, sometimes they find each other on a barge, other times they will not piece together anymore. S.J.A.L.

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