Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Ritrovato un ordigno della prima guerra mondiale nella galleria borbonica

Categories: Bonifica perché

NAPOLI – Ritrovamento di un residuato bellico nella galleria borbonica. E’ stato infatti rinvenuto- come riporta larepubblica.it- un ordigno della prima guerra mondiale, proprio a cento anni dal primo bombardamento che ha subìto Napoli nel 1918. Il ritrovamento è stato effettuato dagli speleologi che lavorano nella Galleria di via Morelli e che nella loro quotidiana opera di scavo e di recupero degli anfratti e dei cunicoli sotterranei, spesso vedono riemergere dalla polvere oggetti e reperti che raccontano la storia di Napoli. L’ordigno è stato esaminato dagli esperti del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, coordinati dal Comando forze operative Sud di Napoli, che sono riusciti a identificare il tipo di bomba, ovvero una “Bombarda” da 240 mm utilizzata dal Regio Esercito sul fronte italiano, che era svuotata del suo contenuto esplosivo. La presenza di un simile tipo di ordigno inevitabilmente ha destato degli interrogativi su come possa essere arrivato in un posto così difficile da raggiungere: l’ipotesi più credibile al momento è che la Galleria Borbonica di via Morelli possa essere stata un deposito di armi durante la prima guerra mondiale. Napoli ebbe un importante ruolo nella fabbricazione di armi ed elementi chimici ad uso bellico, pur non essendo direttamente coinvolta nella guerra. A partire dal 1916, all’università di Napoli, si produceva la cloropicrina utilizzata nell’industria bellica. Da qui, dunque, l’identificazione della città di Napoli da parte dei tedeschi come obiettivo strategico da bombardare. Nella notte fra il 10 e l’11 marzo del 1918, un dirigibile Zeppelin della Marina imperiale tedesca partì dalla base di Jambol in Bulgaria per compiere il raid aereo su Napoli. Gli obiettivi del bombardamento erano il porto, l’Ilva di Bagnoli, le industrie di Napoli e i cantieri Armstrong di Pozzuoli che producevano un immane numero di munizioni di guerra. Ma per un errore di calcolo, le oltre 6 tonnellate di esplosivi non colpirono gli obiettivi prefissati e invece si abbatterono su Posillipo, sul corso Vittorio Emanuele e anche sulla zona dei Granili alle spalle del porto, i Quartieri Spagnoli, la zona di piazza del Municipio e via Toledo, ovvero a pochi passi dalla Galleria Borbonica che si estende sotterraneamente da via Morelli fino a Monte di Dio. L’ordigno verrà esposto all’interno della Galleria Borbonica.

Foto-Fonte: http://www.ilmeridianonews.it/2018/03/ritrovato-un-ordigno-della-prima-guerra-mondiale-nella-galleria-borbonica/

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