Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Probabili ordigni bellici a largo di Capo Miseno, chiesto intervento artificieri

Categories: Bonifica perché

di Patrizia Capuano

BACOLI – Probabili ordigni bellici nella rada di Capo Miseno, sul versante di Punta Pennata: il nucleo sommozzatori della guardia di finanza di Napoli ha segnalato alla capitaneria di porto di Pozzuoli e all’Ufficio locale marittimo di Baia il rinvenimento di cinque oggetti riconducibili a congegni inesplosi. In attesa del prelievo e dell’eventuale brillamento da parte degli artificieri del Nucleo Sdai, il comandante Marco Ruberto a capo dell’Ufficio circondariale marittimo ha firmato una ordinanza. Il provvedimento – adottato a tutela della sicurezza in mare – vieta in un raggio di 150 metri ormeggio, balneazione, navigazione e qualsiasi altra attività. I presunti ordigni, rinvenuti su fondali profondi tra 14.5 e 16 metri, hanno un diametro di 32 cm e un’ altezza di 42 cm. Non sarebbe comunque un caso isolato. Di frequente nelle acque flegree sono stati trovati ordigni bellici della seconda guerra mondiale. Basti pensare che, tra il 1942 e il 1945, furono sganciate centinaia di bombe sul golfo di Napoli e nel tratto marino compreso tra Arco Felice, Bacoli, Monte di Procida. I fondali spesso restituiscono ordigni inesplosi, gli ultimi sono stati ritrovati lo scorso ottobre: nello specchio d’acqua antistante la baia di Capo Miseno proiettili di medio calibro, una bomba da mortaio e due cluster.

Fonte: http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/bacoli_probabili_ordigni_bellici_nello_specchio_d_acqua_antistante_la_baia_di_capo_miseno_chiesto_intervento_artificieri_nucleo_sdai-3208193.html

Foto: Archivio

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