Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Piazza Matteotti, ecco l’aereo bombardiere

Categories: Bonifica perché

di MICHELE NUCCI
Perugia, 29 marzo 2014_”L’aereo che sganciò quelle bombe sul centro storico di Perugia era un Ju 87D Stuka. Era la notte tra l’8 e il 9 luglio del 1944 quando uno di quegli esemplari tedeschi sorvolò la città e secondo le testimonianze (sempre più numerose) sganciò un ordigno anche in piazza Matteotti. Il rebus sulla bomba in uno dei luoghi più importanti di Perugia si sta lentamente risolvendo. La data e i luoghi presi di mira dal velivolo vengono infatti citati con dovizia di particolari nel libro “Umbria. La guerra dal cielo (1941-1944)”, scritto due anni fa da Claudio Biscarini ed edito dalla Fondazione Ranieri di Sorbello. C’è un capitolo proprio dedicato a quello che tutti chiamavanol’Orfanello, un aereo che aveva un “rumore particolare, l eggero, andare quasi elegante, solo che mollava puntualmente spezzoni incendiari dove scorgeva un filo di luce”  scrive invece Bergonzi in “Ricordi di guerra”: “C’è un altro episodio che però merita di essere citato _ dice Biscarini nel suo volume:   “La signora Giuseppina Calzoni Messini, nel libro di don  Remo Bistoni (…) ricorda come l’8 luglio 1944 alle 2.30-3.00 del mattino un velivolo solitario sganciò due bombe. Una cadde in via Cesare Caporali, 4 uccidendo dieci persone (…). L’altro ordigno cadde al Carmine”.Ora è evidente che Biscarini non cita piazza Matteotti, ma questo non significa che un ordigno non possa aver  colpito anche quel luogo. Oltre alle testimonianze raccolte da La Nazione (sono già quattro), il responsabile del cantiere dove ci sono attualmente i lavori ne ha messe insieme almeno un’altra decina e tutte indicano un punto più o meno preciso della piazza, con una enorme buca e l’area all’epoca delimitata per evitare che la gente si avvicinasse. Tra l’altro molti dei testimoni citano sempre la bomba che la stessa notte colpì via Caporali. Dunque se è vero che tre indizi fanno una prova. Quanto al tipo di velivolo, il Ju 87D Stuka, Biscarini scrive che quella notte ne entrarono in azione diversi in differenti zone dell’Umbria e uno di questi verso l’una di notte fu abbattuto da un aereo inglese, condotto dall’ufficiale pilota Jeffery (…) presso il Lago Trasimeno. Biscarini aggiunge che “non possiamo non ipotizzare che uno di essi possa aver colpito in zona del Carmine e via Capitani”. E, aggiungiamo noi piazza Matteotti.
Fonte: http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2014/03/29/1045727-piazza_matteotti_ecco_aereo_bombardiere.shtml
Claudio Biscarini la guerra dal cielo

Foto tratta da: www.lanazione.it


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