Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

PERCHÉ LA GUERRA NON TERMINA QUANDO LA GUERRA FINISCE

Categories: Bonifica perché

Talvolta parte lo sconforto, specie in quelle giornate in cui fa caldo ma il cielo è coperto. Senza motivo e senza attesa può capitare però di incontrare qualcuno che è capace di togliere questa cappa di immobilismo e con una semplicità e umanità disarmante strappa via le nuvole dai pensieri. Cappello morbido in testa (a causa di un gravissimo incidente sul lavoro), voce tranquilla  ma determinata, occhi neri profondissimi di chi si pone mille e più domande al giorno: Giovanni Lafirenze torna da poco dal Senato della Repubblica Italiana dove ha parlato di un libro, “Schegge Assassine”.
Un uomo calmo che dentro di sé è fuoco, come le idee che lo infiammano, come gli ordigni post-bellici che scova sotto terra, in mare, ovunque. Si sposta in tutta Italia e in collaborazione con l’ANVCG (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra) sta promuovendo una diffusione capillare delle gravi conseguenze del ritrovamento delle bombe da parte dei civili. Un libro che parla di guerre che non terminano con la guerra: una guerra sepolta che va anch’essa combattuta, in quanto di residuati bellici inesplosi il nostro Paese ne è pieno.
Da nord a sud il ritrovamento è sempre casuale, più frequente di quanto si creda, spesso conseguente all’opera di scavo di terreni, ma non è raro il rinvenimento nelle abitazioni tra intercapedini o nelle soffitte. Molti dei ordigni inesplosi risalgono alla Prima Guerra Mondiale e sono ancora pericolosamente attivi a causa del deterioramento della parte metallica esterna. La cosa più naturale, quando rinvenuti, è di raccoglierli ma ciò è di quanto più errato ci sia, perché solo chi è addestrato ne ha la capacità, come civili o militari con competenze specifiche per la bonifica degli stessi. Un lavoro, il loro, che agevola sia la rimozione in ambito civile che durante le missioni all’estero.
“Arresto e Distruggo” è il motto del 3º Reggimento Genio Guastatori, un reparto dell’Esercito Italiano con sede ad Udine ma, come sapientemente ci spiega Giovanni Lafirenze, lasciamolo fare a chi ne ha le capacità unite all’esperienza.

© Barbara & Pitian per Because The Style
Fonte: http://www.becausethestyle.com/2014/05/29/because-war-doesn-t-finish-with-war-s-end/

Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall’ANVCG

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