Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Ordigni in mare

Categories: Bonifica perché,Editoriali,ultime

13/05/2016 Spagna, Canarie, La Graciosa

Un sub del luogo, un professionista, è immerso in tra i fondali che separano le isole “La Graciosa e Lanzarote”. L’uomo perlustra, profondità a lui note, riconosce piante, massi, tane, scogli, ricci e punti sabbiosi. Tuttavia gli sembra di notare un masso strano, incuriosito pinneggiando lo raggiunge, è una massa ferrosa mai notata precedentemente. Il sub intuisce, è un ordigno bellico inesploso, adagiato a meno 15 metri, lentamente, rispettando i tempi richiesti dalle tabelle riemerge e rientra a bordo del natante, comunica ai colleghi in barca d’aver individuato un residuato bellico di grandi dimensioni. Il gruppo di marinai collega ad una cima sufficientemente lunga una boa ed un peso morto che lasciano scivolare in acqua. Non solo, i ragazzi per mezzo di un GPS prendono il “punto” da segnalare alle autorità competenti presenti sull’Isola di  Lanzarote. Detto fatto, la Capitaneria invia sul luogo indicato dai sub, gli artificieri Diving appartenenti al Naval Command Canarias (EDE). I sub della Marina giungono sul luogo, vedono la boa, riscontrano le coordinate geografiche preparano le attrezzature, infine si immergono seguendo la cima utilizzata dai ragazzi. I militari notano a pochi metri dal peso morto una granata d’artiglieria da 210 mm. La stagione estiva, nonostante l’instabilità climatica di questi giorni avrà inizio e la possibilità di notare residuati bellici, adagiati tra i fondali dei nostri mari non è del tutto impensabile, da tempo ad ogni inizio di stagione estiva consigliamo di non toccare o spostare ordigni bellici adagiati tra sabbia o scogli. Ma seguire le operazioni portate a buon fine dai sub protagonisti in questa notizia. Difatti i fondali dei nostri mari, sabbiosi o ricchi di scogli concedono mediamente visuali tra i 5 e 10 metri. In entrambi i casi se dovessimo pensare d’aver individuato un residuato bellico, non dobbiamo cedere ad una improvvisa curiosità, ma tentare di segnalare il punto con una boa, andrebbe bene anche una bottiglia in plastica. Infine allertare la Capitaneria di Porto che in tempo reale invierà sul posto una lancia con a bordo addetti Eod. Se l’ordigno è rinvenuto a pochi metri dalla riva prima azione da compiere è quella d’allertare il bagnino del lido che provvederà ad allontanare i bagnanti ed avvisare la Capitaneria. Nel caso in cui dovessimo trovarci in una baia isolata non resta che allertare il 112 o il 113.

 

Giovanni Lafirenze

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